Primo giorno di lavoro per Fabio Panetta come nuovo governatore della Banca d’Italia. L’economista si è insediato oggi a capo dell’istituto e ha mandato una lettera a tutti i dipendenti della Banca per spiegare le linee guida della nuova gestione.

La lettera di Fabio Panetta

“Care colleghe, cari colleghi assumo oggi la carica di Governatore della Banca d’Italia, che mi è stata conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, al termine dell’iter previsto dalla legge e dal nostro statuto. All’uno e all’altra devo un sentito ringraziamento per l’onore che mi hanno riservato. Torno nell’Istituto in cui sono entrato nel 1985 e da cui mi sono separato dopo quasi 35 anni, in seguito alla nomina nel Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea”. Inizia così la lettera spedita da Panetta ai dipendenti di Bankitalia.

“Dovremo aprirci pienamente al cambiamento e all’innovazione, come è avvenuto in passato nei momenti importanti della storia della Banca d’Italia” ha scritto Panetta. “Gli impegni che ci attendono sono molti e onerosi. Le aspettative sui risultati del nostro lavoro sono come sempre assai elevate”, ma “mi incoraggia la consapevolezza di poter contare sulla dedizione, l’attitudine a servire l’interesse pubblico e la elevata professionalità di tutto il personale” ha aggiunto il nuovo governatore, che prende il posto di Ignazio Visco a palazzo Koch.

“All’atto di occupare la posizione che è stata di uomini illustri, sono preso da sentimenti diversi: l’ambizione di essere all’altezza dei miei predecessori, il desiderio di mantenere alti il prestigio e la reputazione della Banca d’Italia, la sfida di riuscire in questi intenti”.

Il ringraziamento a Visco

“Rivolgo un pensiero grato e affettuoso a Ignazio Visco, al quale mi lega una consuetudine di lavoro che è divenuta nel tempo un rapporto di fiducia e di amicizia”. “Da tutti i Governatori – scrive sempre Panetta – con cui ho interagito ho tratto insegnamenti. Insegnamenti che cercherò di mettere a frutto nell’impegno che ci attende per una Banca d’Italia moderna, efficiente e inclusiva, al servizio dell’Italia e dell’Europa”.

Redazione

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