L’attivismo a favore dei vaccini costa caro a Massimiliano Fedriga. Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che per la seconda settimana consecutiva è in zona gialla a causa dell’alto numero di contagi ma soprattutto per il tasso di occupazione degli ospedali, in area medica e terapie intensive, è finito sotto scorta per le minacce ricevute dal mondo no Vax.

I segnali e gli episodi si sono ripetuti e sono cresciuti col tempo, fino a spingere le forze dell’ordine a tutelare con una scorta l’esponente della Lega, presidente della Conferenza delle Regioni. Controlli ormai in vigore da una settimana per Fedriga e i suoi familiari dopo decine di lettere minatorie e scritte minacciose sui muri.

Di qualche settimana fa era  la scritta “A morte Fedriga” comparsa su un’abitazione abbandonata in provincia di Udine.

MINACCE E SCORTA (LEGGERA) ANCHE A BONACCINI – Dalla scorsa settimana anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è sottoposto ad una scorta leggera, con una sorveglianza attorno alla sua abitazione di pattuglie delle forze dell’ordine che periodicamente controllano l’ingresso.

Una mossa dovuta alle continue minacce ricevute dal governatore Dem, da mesi nel mirino delle proteste del mondo no Vax, tanto da spingere alcuni manifestanti a recarsi sotto casa sua per suonare alla sua porta.

L’ultimo episodio era stata la pubblicazione su gruppi Telegram del suo numero di telefono e delsuo indirizzo di casa.

Non è la prima volta che succede: chi ha argomenti discute, chi non ne ha minaccia e aggredisce. Ringrazio le forze dell’ordine che stanno vigilando e indagando. Andiamo avanti facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per contrastare la pandemia – ha reagito prontamente Bonaccini – per tutelare la salute delle persone e per difendere scuola e lavoro”.

LE REGIONI IN GIALLO – Parlando in una intervista a Libero dell’epidemia in corso nel Paese, Fedriga ha definito “probabile” che per Natale molte Regioni saranno in zona gialla, anche se “le previsioni sono difficili perché il virus ci ha smentito tante volte”.

Dal governatore friulano quindi un nuovo assist alla vaccinazione: “La risalita dei contagi con il ritorno del freddo era prevista ma la quarta ondata è bassa rispetto allo scorso anno in termini di ospedalizzazioni e decessi e questo solo grazie al vaccino

La novità che i vaccini hanno reso possibile, aggiunge Fedriga, “è che per vaccinati e guariti gli impianti sciistici restano aperti anche in arancione, il che mette in sicurezza le attività economiche”. Quanto alla zona rossa, “al momento valgono le regole dell’anno scorso, con il lockdown e il fermo attività ma potranno essere riviste prima di raggiungere i livelli di allarme della zona rossa. L’obiettivo è che quest’anno l’Italia non si fermi”, ha spiegato il numero uno del Friuli Venezia Giulia.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.