Ferita con una pistola a pallini di gomma, che l’hanno raggiunta al braccio. È la denuncia che arriva Sara Lopez, transgender napoletana vittima di un episodio di omotransfobia da parte di un gruppo di adolescenti.

L’aggressione, raccontata dalla stessa Sara, è stata poi rilanciata dall’associazione Pride Vesuvio Rainbow e dall’attivista di Arcigay Antonello Sannino.

I fatti sono avvenuti sabato a Pompei, dove la transgender ha vissuto una notte di “paura e angoscia”. Gli attivisti Lgbt di Pride Vesuvio Rainbow spiegano che Sara “da anni è costretta a lavorare come sex-worker, così come tante donne transessuali che hanno difficoltà a trovare un lavoro per poter vivere dignitosamente”. 

Dopo la condanna per la “terribile aggressione”, gli attivisti auspicano “l’immediato intervento dello Stato per individuare i responsabili di questa aggressione. Siamo preoccupati per una possibile escalation di violenza ai danni dei/delle più fragili e dei/delle più esposti/e all’odio e all’intolleranza”.

Ma sul caso è intervenuta anche la politica. Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, città in cui vive Sara, ha indirizzata un messaggio ai rappresentanti dell’associazione Pride Vesuvio Rainbow, esprimendo “tutta la solidarietà alla persona vittima di tale episodio”.

Sostegno e solidarietà arrivati anche da Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico da sempre vicina alle istanze del mondo Lgbt. “In questa dolorosa vicenda la transfobia si intreccia all’urgenza di garantire condizioni economiche, sociali e culturali per la costruzione di una vera eguaglianza per le persone LGBT+ e trans in particolare. Proprio l’obiettivo che si prefigge il ddl Zan, che per questo deve essere approvato così com’è al più presto”, scrive la parlamentare Dem inviando “un abbraccio” a Sara. 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia