Una forte scossa di terremoto si è verificata alle 21.27 del 22 dicembre a Ragusa. A degnalarlo è l’Ingv che ha stimato la scossa di magnitudo tra4.9 e 5.4. Una scossa fortissima se si considera che il terremoto dell’Aquila fu di magnitudo 5.9. Pochi munuti dopo l’Ingv ha rettificato il primo dato: il terremoto è stato di magnitudo 4.6 con una profondità di 30 chilometri. L’epicentro in mare tra Santa Croce Camerina e Gela in provincia di Ragusa.
Per il momento non si sono registrati danni a cose o persone ma la scossa è stata avvertita anche in Campania e Calabria. A Ragusa e Siracusa molte persone sono uscite in strada e la paura è stata tanta. Si stimano eventuali danni.
La terra ha tremato per una decina di secondi. Il sisma è stato nettamente avvertito nel Ragusano, nel Siracusano e nel Catanese. L’epicentro è stato localizzato a 15 chilometri da Acate, in provincia di Ragusa, ad una profondità di 16 chilometri.
[STIMA #PROVVISORIA] #terremoto Mag tra 4.9 e 5.4 ore 21:27 IT del 22-12-2020, prov/zona Ragusa #INGV_25829601 https://t.co/QSEAqeg269
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 22, 2020
Il terremoto è stato avvertito forte anche a Messina, Palermo e Catania. Sui social in tanti hanno segnalato di aver avvertito il terremoto e hanno commentato con grande paura. A Ragusa e Siracusa i cittadini segnalano che i mobili si sono mossi e la gente si è spaventata. “Dalle prime verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni e feriti”. Così il canale ufficiale su Twitter del Dipartimento della Protezione Civile in merito al terremoto di magnitudo 4.6 è avvenuto nella zona della Costa Ragusana.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.6 ore 21:27 IT del 22-12-2020, Costa Ragusana (Ragusa) Prof=30Km #INGV_25829601 https://t.co/8cOGsv7jDi
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 22, 2020
Attualmente le sale operative dei Vigili del Fuoco hanno ricevuto solo chiamate per informazioni, al momento nessuna richiesta di soccorso né segnalazioni di danni.
“Per concludere l’anno in bellezza, ho visto tutto tremare….2 secondi contati bruttissimi”, scrive un’utente su Twitter. “Ragazzi è stato davvero forte,
siamo terrorizzati. Ci mancava solo questo”, ha scritto un altro utente da Ragusa. “l’ho sentito fortissimo qui a Siracusa”, scrive ancora un altro. C’è anche chi ironizza: “Cos’altro può succedere alla fine del 2020?”
Intanto l’Etna fa registrare una certa attività. L’Ingv comunica che nelle prime ore del 22 dicembre 2020 si è verificato un nuovo episodio parossistico al Cratere di Sud-Est del vulcano siciliano. “L’episodio è il terzo negli ultimi dieci giorni e segue, dopo circa 18 ore di calma, l’intensa attività stromboliana e l’episodio parossistico verificatisi nella giornata del 21 dicembre e già registrati dalle reti di sorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (OE-INGV) – si legge in una nota – Poco dopo le ore 03:00 (locali) si è registrato un graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico e un’intensificazione dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est”.
Alle 04:20 era già in corso un trabocco lavico attraverso il settore sud-occidentale del cono del Cratere di Sud-Est, collassato durante il parossismo del 13 dicembre, che alimentava colate laviche verso sud-ovest e sud-est, le quali si sono sovrapposte a quelle del giorno precedente. Un terzo flusso lavico si è formato da un trabocco sul fianco nord-orientale, dirigendosi verso la Valle del Leone.
Verso le ore 05:00, per meno di un’ora, l’attività ha assunto il carattere di fontana di lava, mentre le colate laviche hanno continuato ad avanzare lentamente, per poi arrestarsi del tutto nel corso della tarda mattinata. Si registrano tutt’ora sporadiche esplosioni al cratere Voragine che producono piccoli sbuffi di cenere. L’attività dell’Etna è costantemente monitorata dall’Osservatorio Etneo dell’INGV di Catania. In mattinata, personale OE-INGV si è recato nell’area interessata per prelevare campioni dei prodotti emessi durante il parossismo odierno.
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