Il recente annuncio in tv della malattia contro la quale stava combattendo negli ultimi anni. L’Italia piange oggi, 17 maggio, Franco Di Mare, giornalista e inviato di guerra. Aveva 68 anni e da tempo lottava contro un mesotelioma. 

In una recente intervista al Corriere della Sera, aveva parlato anche della sua famiglia, sottolineando che in un momento così delicato come quello che stava vivendo, sentiva l’esigenza di stare  “con le persone che ami. Le mie care sorelle, sono protetto e accudito, mi sento un piccolo sultano”. Negli ultimi otto anni il giornalista era legato a Giulia Berdini, più giovane di lui di 30 anni, sposata, così come riporta il sito del Corriere della Sera, due giorni prima di morire, il 15 maggio scorso: “Ci fissiamo sempre col primo amore – il mio, al liceo, fu una ballerina del San Carlo – ma il più importante è l’ultimo, che ti accompagna nei passi finali. Per me è Giulia. Stiamo insieme da otto anni. Tra noi ce ne sono più di 30 di differenza, prima si notava meno”.

Il matrimonio con Alessandra e l’adozione in Bosnia di Stella

L’ex moglie di Franco Di Mare si chiama Alessandra. La coppia negli anni ’90 adottò Stella, nata in Bosnia durante la guerra, quando aveva appena 10 mesi. Di Mare racontò di aver incontrato la bambina in un orfanotrofio di Sarajevo mentre era inviato di guerra. Successivamente scrisse un romanzo “Non chiedere perché” ambientato proprio a Sarajevo e che vedeva protagonista un giornalista inviato e una bambina di dieci mesi incontrata in orfanotrofio. Da quel romanzo è stato tratto un film omonimo con protagonista Beppe Fiorello.

La figlia adottiva Stella e il legame con l’ex moglie

La relazione con la moglie Alessandra finì nel 2012 e successivamente il giornalista così commentò la separazione: “Il mio matrimonio – raccontava tempo fa sui social – è purtroppo naufragato qualche anno fa. Non sarebbe certo questa la sede per definire di chi siano le responsabilità di un doloroso fallimento, ma diciamo che me ne assumo una quota più che rilevante: detengo ampiamente il pacchetto di maggioranza delle azioni, diciamo così. Dal momento che abbiamo sempre creduto che i fatti nostri fossero e dovessero restare nostri, Alessandra ed io avevamo deciso di comune accordo di separarci in modo morbido, continuando a mantenere una relazione civilissima fatta di grande stima e affetto. Alessandra è stata (ed è tuttora) una delle persone più importanti della mia vita. È grazie a lei che la nostra Stella è diventata una giovane donna che farebbe inorgoglire qualunque genitore. Ale c’era quando io (spesso) ero assente; c’era quando Stellina studiava e cresceva, l’ha aiutata a superare le prime difficoltà, a laurearsi a pieni voti e, in definitiva, a diventare lo spettacolare essere umano che è oggi. Alessandra, molto più di me. Per questo, e per molto altro, le sarò grato per sempre”.

 

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