Alla vigilia della notte di Capodanno scattano i sequestri di fuochi d’artificio illegali.

MESSINA – La polizia di Messina ha sequestrato botti di fine anno per un peso complessivo di 72 chili detenuti illegalmente ad un 27enne, che ne teneva gran parte in casa, nella stanza adibita a cucina soggiorno. La restante parte stava nascosta in un box prefabbricato sito in area condominiale. Segnalato quantitativo di esplosivo pari a più di quattordici chili. Il giovane è stato denunciato ieri dai poliziotti delle volanti. Non era la prima volta: l’uomo era stato già denunciato a dicembre 2018 per commercio abusivo di materiale esplodente. Interrogato dai poliziotti, ha dichiarato di aver acquistato i 7.313 botti di fine anno da una persona di cui non conosceva l’identità e di averlo fatto per festeggiare il Capodanno. Dopo l’intervento del Nucleo artificieri della questura di Messina, che hanno visionato e catalogato tutto il materiale, si è proceduto al sequestro.

FIRENZE – I finanzieri della compagnia Pronto impiego di Firenze hanno sequestrato, nei giorni scorsi, circa 10.000 ‘botti’ di Capodanno, per un peso complessivo di oltre 5 quintali di materiale pirotecnico, trovati presso tre grossisti tra il distretto industriale fiorentino dell’Osmannoro e Campi Bisenzio (Firenze). I tre responsabili cinesi sono stati denunciati. Secondo quanto spiegato dai militari della guardia di finanza, il materiale pirico era conservato con modalità “non sicure”, collocato vicino ad altro materiale altamente infiammabile come accendini, fogli di carta, cancelleria, materiale plastico e altro e in un’area aperta al pubblico.

CAMPANIA – Le Fiamme gialle della Campania, in vista di Capodanno, hanno sequestrato oltre 52 tonnellate di fuochi pirotecnici clandestini o detenuti illegalmente. Lo riferisce una nota della guardia di finanza. Il risultato più grosso è frutto di una operazione interprovinciale tra Napoli e Caserta. In particolare, i finanzieri della compagnia di Giugliano, in collaborazione con i colleghi del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta, dopo aver notato un camion portacontainer che entrava in un’azienda di importazione e vendita di fuochi d’artificio di Teano (Caserta), hanno sequestrato 30 tonnellate di artifizi pirotecnici di categoria F2, F3 e F4, contenenti una massa attiva di oltre 4 tonnellate di esplosivo, per un valore sul mercato di oltre mezzo milione di euro.

L’impresa legalmente autorizzata ad operare nel settore ha, tuttavia, immagazzinato fuochi e materiali esplodenti ampiamente oltre i limiti previsti dalla licenza. Sono state sequestrate 2.000 batterie di fuochi pirotecnici ed è stato segnalato all’autorità giudiziaria il legale rappresentante della società, un 69enne di Teano, per omessa denuncia all’autorità di materiali esplodenti. Nel contempo, la compagnia di Pozzuoli ha sequestrato all’interno di un opificio clandestino 3 tonnellate di fuochi artificiali, 2 presse per la fabbricazione del materiale pirotecnico e 85 stampi in ferro, 5 chili di polvere, 1950 metri di miccia pirotecnica e 20 kg di zolfo.

Sono stati, inoltre, sequestrati l’immobile, ubicato in una zona ad alta densità abitativa di Pianura, e i macchinari utilizzati per la fabbricazione dei fuochi, mentre il responsabile, un 52enne napoletano, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per violazioni del Testo unico di pubblica sicurezza e del codice penale. Nel corso di due interventi, i finanzieri del gruppo Pronto impiego di Napoli, durante un’attività ispettiva nei confronti di una ditta individuale di Castello di Cisterna (Napoli) operante nel settore del commercio al dettaglio e a seguito di un accesso presso un’abitazione a Qualiano, ha sequestrato nel complesso 80 chili fra materiale pirotecnico illecitamente detenuto senza laprevista licenza di pubblica sicurezza e ordigni artigianali denunciando tre persone, un campano e due di origine cinese.

Inoltre, il gruppo di Nola e la compagnia di Casalnuovo, nel corso di due controlli su strada, hanno effettuato il sequestro di 140 chili di fuochi pirotecnici illegali trasportati su due furgoni, denunciando a piede libero quattro napoletani. “Molto attiva ed efficace anche l’azione repressiva” delle Fiamme gialle della provincia di Caserta. In particolare, la compagnia di Marcianise ha bloccato un carico di 14 bancali contenenti oltre 75.000 artifici pericolosi del tipo ‘Cobra 6’, per un peso complessivo di oltre 7 tonnellate. Il materiale, che stava per essere spedito in Germania, era stato occultato in scatoloni senza alcuna avvertenza circa la pericolosità del contenuto proprio per sfuggire ai controlli, ma con evidenti rischi di fortuita detonazione durante il trasporto.

Altri due risultati di rilievo erano stati conseguiti pochi giorni fa dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta che aveva individuato un laboratorio artigianale clandestino nelle campagne del comune di Spigno Saturnia (Latina), sequestrando 18.000 artifici già assemblati, del peso di oltre 450 chili, 40.000 semilavorati, 56 chili di polvere pirica, e in un’altra operazione un appartamento di Vitulazio in cui un pregiudicato stava producendo artifizi del tipo ‘Super Cobra 6’ e ‘Trac Rendino’: i finanzieri hanno sequestrato 1.800 cilindri di cartone, oltre 800 micce, 55 inneschi per ‘bombe carta’, 12 kg. di polvere nera, e tratto in arresto il responsabile.

“I controlli disposti a livello regionale sono ancora in corso ed altri sequestri sono segnalati in queste ore sia in provincia di Napoli (Portici, Frattamaggiore, Casalnuovo e Quagliano) che in Provincia di Caserta (Caserta, Aversa, Marcianise e Capua), a conferma di una sinergia operativa tra le Fiamme gialle campane, in particolare di Napoli e Caserta, particolarmente intensa nella prevenzione e repressione della diffusione clandestina e illegale dei ‘botti’ di fine anno”, conclude la nota della Gdf.

BARI – La polizia di Bari, nel quartiere San Paolo, nelle consuete attività di contrasto alla commercializzazione e all’uso di botti illegali, ha arrestato in flagranza di reato un 30enne barese, ritenuto responsabile di detenzione illegale di 120 kg di esplosivi. Gli artificieri della questura di Bari, in collaborazione con il personale del reparto Prevenzione crimine Puglia ‘Settentrionale’, hanno perquisito una cantina usato dall’arrestato e hanno scoperto numerosi prodotti esplosivi di vario genere, “pericolosi per l’assoluta mancanza di cautele e misure di sicurezza, costituiti da manufatti con effetti sia di tipo detonante che di tipo deflagrante, usati in pirotecnia, caratterizzati da rischio elevatissimo, che in caso di incidente avrebbero potuto innescare una esplosione pericolosa”.

IL DIVIETO A ROMA – A Roma divieto assoluto di usare fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti dalle 00:01 del 31 dicembre 2019 alle ore 24:00 del 6 gennaio 2020. La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato oggi l’ordinanza che sarà in vigore in tutto il territorio di Roma Capitale. L’inosservanza dell’ordinanza comporta multe fino a 500 euro oltre al sequestro amministrativo del materiale esplodente. Sono escluse dal divieto bengala, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose. Nel provvedimento si evidenzia anche che l’accensione dei fuochi pirotecnici aggrava ed incrementa l’emissione di inquinanti nell’ambiente in contrasto con i provvedimenti adottati da Roma Capitale di riduzione delle emissioni di polveri sottili PM10 e biossido di azoto.

IL BILANCIO – E intanto scatta il bilancio. Quello del 2019 è stato il sesto Capodanno di fila senza morti, ma il peggiore in quanto a feriti dal 2015. Per fortuna nessuna vittima. Tra i feriti, 41 erano minorenni. Sono i dati registrati dalla Polizia per l’anno che se ne va. “Le conseguenze dei ferimenti sono state i traumi alle mani (frequenti sono le fratture e le amputazioni di dita o falangi), le ustioni al volto e alle parti basse del collo”. I 216 feriti del 2019 sono più dei 212 del 2018 (50 i minori), dei 184 del 2017 e dei 190 del 2016. Per trovare un numero più alto bisogna andare al 2015, quando i feriti erano stati 253. Negli anni precedenti i numeri dei feriti erano significativamente più elevati: 361 nel 2014, 622 nel 2013 e 595 nel 2012.

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