Il Capo dello Stato Sergio Mattarella dopo 32 ore di consultazioni e una crisi iniziata 10 giorni fa punta ad una risoluzione rapida affidando il mandato esplorativo a Roberto Fico. Il presidente della Repubblica ha effettuato un colpo a sorpresa non indicando Giuseppe Conte, come molti pensavano, e sparigliando tutto puntando sul presidente della Camera. Nel suo breve discorso Mattarella ha detto che, vista la crisi attuale, è “doveroso dar vita ad un governo con un adeguato sostegno parlamentare“. Il tutto nel più breve tempo possibile.

Proprio per questo motivo, per evitare tatticismi e veti incrociati, il capo dello Stato ha pensato a Fico. Il napoletano, classe 1974, può essere infatti un nome che può ricompattare il Movimento 5 Stelle che, dopo le parole del pomeriggio di Vito Crimi (i segnali di riapertura su Italia Viva), era sull’orlo della scissione con il post al vetriolo Di Battista contro Renzi. Con Fico premier per Di Battista sarebbe veramente complicato uscire dal Movimento di cui Fico è uno dei fondatori e sostenuto in prima persona da Beppe Grillo stesso. Inoltre il presidente della Camera potrebbe senz’altro contare sul sostegno del Partito Democratico e di Liberi e Uguali ma in particolare di Italia Viva che avrebbe vinto la sua battaglia contro Conte. Ricordiamo anche che Fico è stato eletto presidente della Camera anche con i voti di Forza Italia, quindi potrebbe essere un nome non proprio sgradito a Berlusconi e raccogliere un appoggio al Senato.

IL TOTO MINISTRI DEL GOVERNO FICO – Ma quali saranno i possibili ministri di un governo Fico? Il premier incaricato, come chiesto anche da Mattarella, dovrà comporre un esecutivo politico e quindi se vorrà provare a varare il nuovo governo dovrà puntare sui big. Facciamo un gioco, ma che poi tanto gioco non è, che è il toto nomi dei possibili ministri. Nel governo Fico potrebbero entrare tutti i leader: Renzi potrebbe avere gli Esteri, mentre Di Maio potrebbe scegliere gli Interni (vecchio pallino) o la Difesa (lasciando quello non scelto a Guerini). Zingaretti al Lavoro o al Mise, Orlando potrebbe tornare alla Giustizia mentre Bonafede essere spostato ai Rapporti col Parlamento. Azzolina e Manfredi dovrebbero entrambi essere scaricati e il Miur riunito andare a Morra. Speranza e Gualtieri potrebbero perdere i loro ministeri (ed essere spostati il primo alla Scuola e il secondo agli Affari Europei): alla Salute essere promosso Sileri, mentre all’Economia se Draghi non dovesse accettare (e l’Europa non chiedere conferma del ministro uscente) alla fine potrebbe spuntarla Cottarelli (altrimenti potrebbe andare al Mise). Patuanelli, Provenzano, Costa e Franceschini vanno verso la conferma, Delrio dovrebbe tornare alle Infrastrutture e trasporti.

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format