La scorsa settimana era apparso su X un documento falsificato che suggeriva che Joe Biden avesse dato 8 miliardi di dollari in assistenza a Israele. Il post, che ha ricevuto oltre 400.000 visualizzazioni, era una versione modificata del memorandum di luglio del presidente degli Stati Uniti in cui annunciava 400 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina, ricostruisce il Guardian in un lungo articolo sulla disinformazione sui social.

Alcuni utenti di X hanno anche diffuso clip tratte dai videogiochi spacciandole per video autentici, mentre altri hanno condiviso immagini di guerre o altri eventi non correlati al conflitto tra Israele e Hamas. Secondo un’analisi di NewsGuard, tra le 15 affermazioni false o completamente prive di fondamento a proposito della guerra individuate finora, sono state identificate quattro temi principali:

  1. L’attacco contro Israele in realtà è stato una ‘false flag’
  2. Israele sta inscenando in alcuni video l’uccisione di bambini da parte di Hamas
  3. L’amministrazione Biden ha approvato un pacchetto di aiuti da 8 miliardi di dollari per Israele
  4. L’Ucraina ha venduto armi ad Hamas.

Israele-Hamas: fake news da parte dei sostenitori di entrambe le parti

Un’analisi di NewsGuard ha riscontrato che i sostenitori di entrambe le parti coinvolte nel conflitto hanno spesso pubblicato video e foto senza contesto per promuovere queste narrazioni. Su X, molti di questi utenti erano verificati, il che significa che, essendo abbonati al servizio premium della piattaforma, il raggio d’azione dei loro post falsi o fuorvianti viene amplificato dall’algoritmo di X.

Il problema della spunta blu su X e l’aumento dell’hashtag “false flag”

Inoltre, la spunta blu potrebbe far pensare a chi non ha familiarità con le policy di X che l’identita’ o addirittura la credibilita’ dell’utente siano state effettivamente “verificate”. Gli analisti di NewsGuard hanno identificato 31.745 post e articoli in inglese, francese, tedesco e italiano sulla guerra tra Israele e Hamas contenenti l’espressione “false flag”, “staged” o “psy op” nelle rispettive lingue, utilizzando vari strumenti, tra cui un servizio di monitoraggio dei social network.

Secondo i dati raccolti, i post e gli articoli che contenevano le parole “false flag” hanno ottenuto 140.850 like e repost. Secondo i dati, dal 3 al 9 ottobre, i contenuti con l’hashtag #falseflag sono aumentati del 462% rispetto al periodo dei sette giorni precedenti, registrando un picco notevole il 7 ottobre, il giorno dell’attacco.

Redazione

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