Cronaca
Honduras, inferno nelle carceri: 36 vittime nel weekend

In questo weekend sono almeno 36 le vittime accertate causate dagli scontri nelle carceri dell’Honduras. Almeno 18 persone sono morte domenica in uno scontro in una prigione dell’Honduras, due giorni dopo una sparatoria con altrettante vittime in un altro penitenziario nel nord del paese. Il nuovo scontro “con una pistola, un coltello e un machete”, che ha causato anche due feriti, è scoppiato nella prigione di El Porvenir, 60 km a nord della capitale Tegucigalpa. Nella notte tra venerdì e sabato, un’altra sparatoria aveva già causato 18 morti e 16 feriti nella prigione della città portuale di Tela, 200 km a nord-ovest di Tegucigalpa. Come riporta la stampa locale gli scontri sono esplosi nella caffetteria del carcere e sarebbero legate a tensioni tra bande rivali.
L’EMERGENZA – Lo scorso martedì il governo honduregno aveva proclamato lo stato di emergenza nelle istituzioni penali del Paese. Tra sabato e domenica la strage. Intanto l’esercito e la polizia tentano di riprendere il controllo dopo gli omicidi legati alle “maras”, le bande criminali che infestano il Paese.
E’ stato il presidente Juan Orlando Hernández ad ordinare all’esercito di prendere il controllo delle carceri nei quali sono detenuti 21mila persone. Hernández ha preso questa decisione dopo l’uccisione di cinque membri della gang della Mara Salvatrucha da parte di un altro detenuto nella prigione di massima sicurezza di La Tolva. Il giorno prima è rimasto vittima di un colpo di pistola il direttore della prigione, il quale a sua volta era stato sospeso perché sotto inchiesta dopo l’assassinio di un grosso trafficante di droga che aveva accusato il fratello del presidente honduregno.
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