Esteri
Il colosso cinese Huawei escluso in Gran Bretagna dalle forniture per la nuova rete 5G

Il governo britannico ha ufficialmente fatto marcia indietro sui piani per assegnare alla società di telecomunicazioni cinese Huawei un ruolo limitato nella nuova rete di telefonia mobile ad alta velocità del Regno Unito. La decisione, che ha ampie implicazioni per le relazioni tra Londra e Pechino, consente agli operatori britannici di telecomunicazioni fino al 2027 di rimuovere le apparecchiature Huawei già presenti nella rete 5G britannica. Gli operatori devono smettere di acquistare apparecchiature 5G da Huawei entro la fine dell’anno.
Il ministro inglese alla Cultura Oliver Dowden ha affermato che la decisione ritarderà il lancio del 5G e costerà milioni di sterline, ma che doveva essere presa. “Questa non è stata una decisione facile, ma è quella giusta”, ha detto il ministro.
Una decisione arrivata dopo che gli Stati Uniti hanno minacciato di di rompere l’accordo di condivisione di informazioni a causa della preoccupazione che le apparecchiature Huawei che potrebbero consentire al governo di Pechino di infiltrarsi nelle reti del Regno Unito. Il primo ministro britannico Boris Johnson era anche sotto pressione degli esponenti del suo stesso partito, che hanno criticao la nuova legge cinese sulla sicurezza di Hong Kong.
Statement regarding UK government decision
Ed Brewster, a spokesperson for Huawei UK, said: “This disappointing decision is bad news for anyone in the UK with a mobile phone. It threatens to move Britain into the digital slow lane, push up bills and deepen the digital divide.”1/4 pic.twitter.com/A0V7O1LQmr— HuaweiUK (@HuaweiUK) July 14, 2020
Ovviamente è arrivata la rapida risposta della società cinese dopo sullo stop al 5G. In una nota Ed Brewster, portavoce di Huawei UK, ha spiegato che la decisione minaccia di spostare “indietro la Gran Bretagna nel digitale e di aumentare il divario digitale. Purtroppo il nostro futuro nel Regno Unito è diventato oggetto di politicizzazione, si tratta della politica commerciale degli Stati Uniti e non della sicurezza”.
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