Nell’ultima edizione disputata, a imporsi sul traguardo di Cesenatico fu Sonny Colbrelli. Era il 2021 e, all’arrivo situato a due passi dal giardinetto in riva all’Adriatico che ospita il monumento al Pirata, il Memorial Pantani si concluse con la vittoria di colui che di lì a qualche settimana avrebbe vinto la Parigi-Roubaix, non esattamente una corsa qualunque. Colbrelli, peraltro, il Pantani l’aveva vinto già nel 2015, diventando così il primo e finora unico corridore a portarselo a casa in due occasioni differenti. Vento e pioggia, lo scorso anno, indussero gli organizzatori ad attenersi al protocollo e, di conseguenza, ad annullare la gara per evitare guai peggiori.

Quest’anno l’edizione numero 20 della corsa promossa in ricordo di Marco Pantani (e che mette in palio il Gran Premio Sidermec) proporrà più di una variazione al percorso tradizionale, con oltre 193 chilometri da affrontare a tutta, il via da Riccione – località che, proprio ieri, ha ospitato la presentazione dell’evento sportivo organizzato dal Gruppo Sportivo Emilia – e la conclusione, e non potrebbe essere altrimenti, nella città del Grattacielo e del porto canale più noti della Romagna.
Ad aprire le danze dopo un tratto iniziale di sostanziale pianura saranno le salite di Verucchio, del Passo delle Siepi e la Cima di Gorolo, un’ascesa lunga oltre cinque chilometri con una pendenza media del 5,3%. Il circuito di Longiano, da percorrersi quattro volte, avrà nella Crocetta e, soprattutto, nel Muro di via Belvedere (ottocento metri in tutto, ma all’11% di pendenza) i suoi passaggi più duri. Da lì in poi il plotone si muoverà verso Cesenatico, con un circuito conclusivo da cinque chilometri da ripetersi quattro volte. Lì, dove Pantani ha mosso le sue prime pedalate, ogni cosa ricorda il suo campione, con il già citato monumento di viale Carducci a meta di tutti gli appassionati di ciclismo, le maxi-biglie davanti alla ruota panoramica ad attirare lo sguardo dei bambini e lo Spazio Pantani lungo la ferrovia a testimonianze dirette dell’affetto che, a 19 anni dalla tragica scomparsa, i suoi concittadini continuano a tributargli.

Sabato 16 settembre a rendergli omaggio ci sarà più di qualche nome di rilievo del panorama ciclistico professionistico, uno su tutti la maglia tricolore Simone Velasco. Tra gli italiani spazio per Lorenzo Fortunato, Gianni Moscon, Davide Formolo, Fausto Masnada e Lorenzo Rota; in ambito internazionale, George Bennett, Michael Matthews e Karel Vacek sono tra i nomi annunciati alla partenza.
Nell’Albo d’oro della corsa, peraltro, figurano atleti del calibro di Damiano Cunego, Gilberto Simoni, Daniele Bennati, Franco Pellizzotti, Elia Viviani, Sacha Modolo, Diego Ulissi e Davide Ballerini, un elenco di tutto rispetto che racconta l’importanza non soltanto evocativa del memorial dedicato allo scalatore romagnolo capace con le sue gesta di infiammare il cuore di milioni di tifosi in Italia e nel mondo.