Un gruppo di esperti del governo cinese ha reso noto che la trasmissione da uomo a uomo del nuovo coronavirus è stata confermata. La task force National Health Commission ha infatti confermato, come riporta l’agenzia di stampa cinese Xinhua, che nel sud del Paese si sono verificati due casi di trasmissione uomo-uomo. Il misterioso virus, simile alla Sars, provoca una malattia simile alla polmonite ed ha già colpito secondo prime stime circa 1700 persone, uccidendone tre.

La prima epidemia di Sars si verificò tra il 2002 e il 2003, in Cina e in molti altri paesi asiatici, provocando 775 vittime. La scoperta della Sars si deve a un medico italiano, Carlo Urbani, una delle 775 vittime dell’infezione epidemica.

L’ALLERTA DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – “E’ verosimile che possa esserci stata una trasmissione interumana, da persona a persona, del coronavirus in Cina, anche se per ora è molto limitata”. Lo afferma all’Ansa il direttore il Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza. Le conoscenze “sono in rapida evoluzione – ha precisato – ed è necessaria cautela sulle future previsioni. Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure in Ue o Italia; l’importante è identificare e isolare i casi”.

Il Ministero della Salute ha precisato che la probabilità di introduzione del virus nell’Unione Europea è considerata bassa, anche se non può essere esclusa. In Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (Sari) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (Ards).

IL PRIMO OCCIDENTALE INFETTATO – Ci sarebbe anche un primo occidentale affetto dal misterioso coronavirus. Si tratta di un turista britannico ricoverato in un ospedale thailandese. Il 32enne è in condizioni critiche a Phuket. L’uomo si trovata in vacanza sull’isola di Koh Phi Phi, ha contratto una seria infezione che ha portato al collasso di un polmone. Il turista è stato quindi trasportato d’urgenza in ospedale grazie ad un velivolo marino specializzato. Ancora non vi è una conferma ufficiale sull’infezione da coronavirus, ma i suoi sintomi sono simili a quelli provocati dalla polmonite che si sta diffondendo in Asia.

IL CONTAGIO IN COREA DEL SUD – Anche la Corea del Sud ha confermato il suo primo caso di contagio dal virus simile alla Sars. Si tratta di una donna cinese di 35 anni proveniente dalla città di Wuhan, considerato l’epicentro del contagio. La donna si era recata inizialmente all’ospedale di Wuhan con i sintomi di un raffreddore, qui le erano stati prescritti dei medicinali consentendole di partire per Seul. All’arrivo in Corea è stato messa in quarantena ed è arrivata la conferma dalle autorità sanitarie coreane dell’infezione dal misterioso virus.

Redazione

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