La promessa dell'attaccante nigeriano
Il selfie dello steward con Osimhen fa arrabbiare il capo: “Non mi importa del licenziamento”
La foto con il suo idolo, il rimprovero della coordinatrice e il lavoro part-time probabilmente perso. E’ la storia di Matteo, giovane steward dello stadio Olimpico di Roma che domenica sera, al termine della partita tra i giallorossi e il Napoli decisa da un gol nel finale di Victor Osimhen, ha aspettato nell’area dove i giocatori incontrano familiari e amici, proprio l’attaccante nigeriano per conoscerlo di persone e scattare un selfie.
Un gesto poco gradito dalla sua responsabile che, stando al racconto del giornalista nigeriano Oma Akatugba, si è fatta riconsegnare la pettorina gialla redarguendo il giovane Matteo che a causa del suo comportamento (a fine partita e con lo stadio presumibilmente vuoto) avrebbe trascurato i suoi compiti.
Il tutto è avvenuto alla presenza dello stesso Osimhen che, sorpreso, avrebbe assicurato al giovane fan, di origini etiopi, di trovargli quanto prima un lavoretto part-time. Matteo è infatti un dipendente della società di servizi esterna all’As Roma che gestisce gli steward in occasione delle gare dell’Olimpico.
“Mentre aspettavo Victor ho visto questo ragazzo che lavorava come steward. Mi ha chiesto chi stessi aspettando e gli ho detto Osimhen. Ha preso rapidamente il telefono per mostrarmi tutte le foto di Victor e mi ha chiesto di realizzare il suo sogno che era incontrarlo e fare una foto con lui” racconta Akatugba su Twitter. “Mentre parlavano si è avvicinata una signora, probabilmente il suo capo, ha chiesto al ragazzo di restituirgli la pettorina e di andarsene. Forse aveva aggirato le regole sedendosi con un giocatore durante il lavoro”.
So while waiting for Victor After the match at this location where only friends, family and close confidants and agents are allowed to access, I saw this lad who worked as one of the stewards. He asked who I was waiting for, I said Victor Osimhen. He said oh, he is my idol,
— Oma Akatugba (@omaakatugba) October 25, 2022
“Victor -spiega il giornalista – ha chiesto al ragazzo quanto lo pagavano, ne hanno parlato e gli ha detto che qualcuno l’avrebbe contattato presto”. Ma “il ragazzo ha detto che incontrare Victor gli bastava, che non gli importava se l’avessero licenziato. Era assolutamente gioioso nonostante avesse perso quello che per lui sembra un lavoro part-time”.
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