“Non ce la faccio più a stare dietro a Pippo, non lo sopporto più, vorrei che sparisse per un periodo”. E’ l’audio che Giulia Cecchettin ha inviato alle sue amiche, probabilmente in un gruppo whatsapp, poco più di un mese prima della drammatica notte di sabato 11 novembre quando, dopo l’uscita al centro commerciale, non è più tornata a casa perché ammazzata proprio dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. 

Un audio, mandato in onda durante l’edizione di ieri delle 20 del Tg1 e poi approfondito a Chi l’ha visto?, che cristallizza, se ancora ve ne fosse bisogno, il rapporto malato tra i due giovani, con lei che aveva deciso di troncare la relazione sentimentale lo scorso agosto ma che, di fatto, non riusciva a staccarsi da Turetta perché temeva per le sue condizioni di salute mentale. “Ho paura che lui si faccia del male” spiega Giulia alle amiche argomentando che “lui mi dice che è superdepresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire”. E ancora: “Parole che suonano come ricatto. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo perché mi sento in colpa perché ho troppa paura che possa farsi male”.

L’audio di Giulia su Filippo Turetta: “L’unica luce che vede sono le uscite con me”

L’audio, inviato 39 giorni prima di essere uccisa. Giulia non riusciva a chiudere il rapporto perché temeva per l’incolumità di Filippo. Quel Filippo che 40 giorni dopo l’ha brutalmente uccisa dopo l’ennesimo litigio confessando alla polizia tedesca di non aver avuto il coraggio di togliersi la vita. Giulia diceva in riferimento alle minacci di suicidio: “Non me le viene a dire per forza, come ricatto, però suonano molto come ricatto. Non credo che lo farebbe, penso che mi dica queste cose per costringermi a stargli appiccicata, ma il rischio c’è nella mia testa. Il fatto che possa essere colpa mia mi uccide”.

L’audio si conclude con queste parole: “Dice che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o quando io gli scrivo. Io vorrei non vederlo più perché non lo sopporto più”.

L’autopsia di Giulia venerdì 1 dicembre a Padova

E’ in programma per venerdì primo dicembre l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. L’esame sarà eseguito alle 9 all’Istituto di anatomia patologica della clinica universitaria di Padova. Lo apprende l’ANSA da fonti vicine all’inchiesta. All’esame parteciperà, tra gli altri, l’anatomopatologo Antonello Cirnelli nominato come perito di parte della famiglia Cecchettin. Gli altri professionisti incaricati dell’esame, da parte della Procura di Venezia, e dell’indagato Filippo Turetta, saranno indicati nei prossimi giorni.

Funerali Giulia a Saonara, passibile data sabato 2 dicembre

24 ore dopo l’autopsia potrebbero celebrarsi i funerali di Giulia che verranno con ogni probabilità celebrati a Saonara (Padova), la cittadina d’origine della famiglia. La celebrazione verrà presieduta dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla. Per la tumulazione, la volontà è di seppellire la giovane nel cimitero dove già riposta la madre, morta un anno fa.

 

Redazione

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