In tribunale
Incendio ‘Venere degli stracci’, Simone Isaia incensurato in cella da luglio. Appello del arcivescovo Battaglia e di Pistoletto: condanna ridotta in appello per il clochard
Il fuoco era divampato in pochi instanti e aveva avvolto la ‘Venere degli stracci’ – l’opera del maestro Michelangelo Pistoletto – mandandola in fumo. Quando gli agenti avevano fermato Simone Isaia, il clochard napoletano aveva cinque accendini in tasca.
Lui l’autore del rogo. Il giudice per le indagini preliminari Ambra Cerabona del Tribunale di Napoli aveva ritenuto che gli elementi indiziari raccolti dagli investigatori andassero nella direzione della responsabilità di Isaia e per questo aveva spiccato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le accuse: incendio doloso e distruzione di un bene culturale di rilevante importanza.
Chi è Simone Isaia , il clochard che avrebbe dato fuoco alla ‘Venere degli stracci’
Trentadue anni, Isaia è stato trasferito nel penitenziario di Poggioreale. Scuole a Posillipo, Isaia è di Casalnuovo, comune dell’hinterland di Napoli. Nessun precedente penale alle spalle. I genitori lavorano, ma lui ha condotto negli ultimi anni una vita non regolare complice anche l’assenza di lavoro. E’ stato in giro in diverse città, si appoggia a centri di accoglienza. E proprio alcuni operatori del terzo settore l’hanno riconosciuto nei filmati estrapolati dalle telecamere di video-sorveglianza che hanno ripreso la scena dell’incendio.
La condanna ridotta in appello: da quattro a due anni
Da quattro anni a due anni e sei mesi. Questa la decisione della Corte d’Appello di Napoli per Simone Isaia, il clochard che ha dato alle fiamme e distrutto lo scorso agosto in piazza Municipio a Napoli la Venere degli Stracci, opera dell’artista Michelangelo Pistoletto.
L’imputato resta in cella, ma la Corte si è riservata di fronte all’esigenza di valutare la documentazione presentata sul suo stato mentale per una eventuale concessione degli arresti domiciliari. Il reato contestato non è più incendio ma di danneggiamento seguito da incendio. Pistoletto stesso aveva invocato per Simone clemenza e la Venere è stata di nuovo allestita nello stesso luogo e inaugurata il 6 marzo scorso.
L’appello di mons. Battaglia di Napoli: “Noi pronti a prenderci cura di Simone Isaia”
“La prego di non considerare questa mia lettera come un’intromissione indebita volta a influenzare il suo giudizio poiché il mio scopo, come cittadino e vescovo, è unicamente quello di sottolineare come il giovane in questione sia anzitutto una persona in difficoltà, fortemente fragile, vissuto per diverso tempo in condizioni di marginalità sociale”.
Prima delle festività pasquali l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha rivolto un appello al giudice chiamato a decidere su Simone Isaia, il giovane condannato in quanto ritenuto l’autore dell’incendio che ha distrutto la Venere degli Stracci in piazza Municipio, a Napoli. In un’accorata lettera indirizzata al giudice, mons. Battaglia fa sapere di essere pronto a prendersi cura del ragazzo.
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