“Da un lato abbiamo il tema del riconoscimento delle vittime, dall’altro quello di occuparci dei pazienti. Ringrazio i medici, non solo quelli intervenuti stanotte in strada, ma anche quelli negli ospedali che sono rientrati. A Treviso abbiamo svuotato il pronto soccorso e abbiamo dirottato pazienti. Oggi sono in cinque ospedali. A Padova abbiamo una bimba di tre anni grande ustionata, per cui siamo preoccupati”. Lo ha detto il presidente Luca Zaia, fuori dall’ospedale di Mestre.

Zaia: “Tutto fa pensare a un malore, però è prudente non avanzare ipotesi e usare il condizionale”

Ha avuto contatti con i familiari dell’autista del bus precipitato? “Io no, peraltro abita a pochi chilometri di casa mia”. Lo ha detto Luca Zaia. “Adesso – ha aggiunto il presidente del Veneto – aspetteremo il lavoro dei tecnici e della magistratura per capire la dinamica. Tutto fa pensare a un malore, però è prudente non avanzare ipotesi e usare il condizionale”, e considerare “il guasto tecnico o altri fattori”.

Zaia: Sono circa 5-6 le persone gravi che ci preoccupano” – tra cui alcuni bambini. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, arrivando all’ospedale di Mestre. “Abbiamo attivato un supporto psicologico, certo è che la mole della tragedia impone uno sforzo non indifferente anche sul fronte della mediazione linguistica: abbiamo croati, tedeschi, ho sentito stanotte l’ambasciatore della Spagna, ucraini, francesi”, ha concluso.

Redazione

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