L'assalto al kibbutz col parapendio
Israele elimina Wadiyya, comandante di Hamas che il 7 ottobre uccise padre davanti a figli, aprì il frigo e bevve coca cola
Partecipò al sabato nero, alla strage nei kibbutz israeliani dopo il 7 ottobre 2023 i terroristi di Hamas uccisero oltre 1200 persone. Ahmed Fawzi Nasser Muhammad Wadiyya, comandante delle Brigate Nukhba, quel giorno utilizzò un parapendio per atterrare nel kibbutz di Netiv HaAsara e coordinò i massacri successivi. In un video viene immortalato mentre, all’interno di un’abitazione, apre il frigo e beve una coca cola dopo aver ammazzato un uomo, Gil Taesa, davanti ai figli di 13 e 9 anni.
L’assalto al kibbutz col parapendio, Wadiyya e la granata lanciata in casa
Nelle scorse ore, 11 mesi dopo, Ahmed Fawzi Nasser Muhammad Wadiyya è stato eliminato in un’operazione mirata dell’esercito israeliano e dello Shin Bet, con l’aviazione che ha colpito un compound dell’organizzazione nei pressi dell’ospedale Al Ahli a Gaza City. “Il 7 ottobre, Wadiyya ha invaso la comunità di Netiv HaAsara utilizzando un parapendio e ha preso il comando del massacro di civili compiuto dai terroristi di Hamas nella comunità”, hanno scritto le Idf, secondo cui il miliziano avrebbe “bevuto della cola all’interno della casa della famiglia Taasa” dopo aver ucciso il padrone di casa di fronte ai figli.
I figli: “Nostro padre ci ha salvato”
Nella comunità di Netiv HaaSara, che si trova a pochi chilometri dal confine con la Striscia di Gaza, vivevano circa mille persone. Il 7 ottobre vennero uccise circa una ventina di persone con Wadiyya che insieme ad altri miliziani entrò nella casa della famiglia Taasa dove era presente il padre con i due figli. Le telecamere hanno ripreso come i miliziani abbiano lanciato una granata nella stanza bunker dove si era rifugiata la famiglia. Gil Taesa si sacrificò lanciandosi sulla bomba e salvando i figli Koren e Shay. Il primo ha poi raccontato: “Di sicuro nostro padre aveva paura, ma ha deciso di salvarci ed è saltato sulla granata. C’è stata un’esplosione, ho visto del fumo e all’improvviso eravamo coperti di sangue”.
Koren spiegò poi di aver chiesto al terrorista, tramite Google Translate, di lasciarli andare dalla madre (che si trovava in un’altra abitazione poco distante) ma Wadyya ha avviato una diretta su Facebook cominciando a filmare il padre, prima di schiaffeggiarlo sul collo. I terroristi di Hamas quel giorno uccisero anche il primogenito di Gil, il 17enne Or, sorpreso sulla spiaggia di Zikim dove era andato a pescare presto al mattino con alcuni amici.
© Riproduzione riservata