La casa dov’è nato Adolf Hitler a Braunau am Inn, in Austria, diventerà un commissariato di polizia. A comunicarlo è stato il ministero degli Interni di Vienna, che ha preso questa decisione per evitare che l’abitazione del Führer diventi un luogo di pellegrinaggio per i neonazisti. “Attraverso l’utilizzo di questa casa da parte della polizia intendiamo dare un segnale non fraintendibile del fatto che questo edificio verrà per sempre sottratto alla memoria del nazionalsocialismo”, ha dichiarato in una nota il ministro dell’Interno Wolfgang Peschorn.

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Lo stabile è stato espropriato solo nel 2016 diventando di proprietà dello Stato austriaco. Per quasi un secolo l’edificio è stato di proprietà della famiglia di Gerlinde Pommer, dando luogo ad una lunga disputa legale tra lo Stato e i proprietari circa l’entità del risarcimento. Il tribunale ha stabilito un risarcimento di circa 810.000 euro, meno di quanto avesse chiesto ma più di quanto le fu offerto inizialmente. La Repubblica d’Austria ha pagato per anni  l’affitto dello stabile, usandolo come centro per disabili. La donna nel 2011 ha rifiutato di effettuare lavori di ristrutturazione giudicati essenziali per renderlo più accessibile alle sedie a rotelle, chiudendo anche alla possibilità di venderlo. Da allora l’edificio è rimasto vuoto, anche se pochi anni dopo ci fu un tentativo fallito di renderlo un centro per rifugiati. Oggi invece, dopo una serie di lavori di ristrutturazione, è stato reso noto che diventerà il comando distrettuale delle forze dell’ordine. Per rendere il luogo dove nacque Hitler il 20 aprile 1889 un vero commissariato di polizia, bisogna far partire dei lavori di ristrutturazione. Il ministero ha fatto sapere che verrà presto pubblicato un apposito bando a livello europeo entro la fine del mese di novembre. Con molta probabilità il miglior progetto che si aggiudicherà la gara d’appalto si conoscerà nei primi mesi del 2020.