“Il soccorso dell’imbarcazione segnalata da Alarm Phone è ancora in corso e resta delicato per via delle avverse condizioni meteo”. Così nel tardo pomeriggio di ieri l’Ong Medici senza Frontiere ha dato notizia che 230 naufraghi, tra cui alcune donne e bambini, nel pomeriggio erano state portate al sicuro a bordo della nave Geo Barents dove il soccorso medico è garantito da volontari di Msf.

Il barcone è alla deriva da due giorni con 500 persone a bordo si trova nella zona Sar di Malta, cioè nella zona in cui il salvataggio è da un punto di vista operativo di competenza maltese. Come accade quasi sempre le autorità maltesi, pur avvisate, non hanno mandato nessun mezzo di soccorso. La Geo Barents di Msf è arrivata sul posto. Parte dell’equipaggio è riuscito con dei gommoni a distribuire salvagente. Le condizioni del mare (onde oltre 4 metri) e il forte vento rendono molto pericolose le operazioni di trasbordo.

Due mercantili hanno fatto operazione di ridosso, si sono cioè messe a distanza attorno alla barca per proteggerla per quanto possibile dalle onde. Sono stati invece tutti portati in salvo a Lampedusa, con cinque viaggi dell’elicottero Nemo 8 della Guardia costiera, le 32 persone (tra cui 4 donne e un bambino) rimaste bloccate per due giorni sull’isolotto di Lampione dove erano approdati con un barchino di 7 metri partito dalla Tunisia.