E venne il giorno della pace. Deposte le armi, tutti a tavola. Si cena, si brinda. Le bombe su Kiev, i missili su Gaza, i morti, la fame, il pianto dei bambini e la disperazione delle madri sono solo un incubo lontano. No, non c’entrano la diplomazia, i ministri, i governi. Niente di tutto questo, la guerra è finita e l’eroe è Francesco Lollobrigida. Perché nessuno ci ha pensato prima? Stolti.

“Quanto è importante stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare… Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?”. È questa la lezione del ministro dell’Agricoltura, in piedi sulla cattedra come Robin Williams in Will Hunting. Il nostro genio ribelle si chiama Lollo. La guerra è finita. Pomodori. Cioè, sipario.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.