Economia
La moda sfila tra creatività e business: un’offerta vastissima di innovazione e glamour
I successi di Pitti a Firenze e Fashion week confermano il trend del prêt-à-porter italiano
Eventi spettacolari, talenti emergenti, grandi ritorni e conferme. Al termine delle due settimane dedicate alla moda maschile, tra Firenze e Milano, il bilancio è più che positivo. E non solo per quello che abbiamo visto sulle passerelle: per la creatività degli stilisti, per la qualità delle propose dei brand per la primavera estate 2024. Sono soprattutto i numeri a dimostrare il successo di quella che, grazie alla staffetta tra Pitti e Fashion week, viene definita la più grande e importante settimana della moda maschile del mondo.
“Abbiamo vissuto una settimana eccezionale, con una partecipazione superiore rispetto al 2019” esulta all’indomani della chiusura della fashion week milanese il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa.
Del resto l’offerta è stata veramente vasta: 27 sfilate in presenza più 5 sfilate digitali, 40 presentazioni e 15 eventi, per un totale di 78 appuntamenti aperti dal ritorno trionfale della maison Valentino con uno show all’Università Statale. Non meno ricco il palinsensto di Pitti che – con 825 brand e un evento straordinario, la sfilata di Fendi nella sua factory – ha mostrato un’energia travolgente che ha attirato 12.000 acquirenti, con un aumento rispetto lo scorso anno del 6% di quelli italiani e del 24% degli stranieri, molti dei quali in arrivo dall’Oriente. A fare la differenza è stata la qualità dei buyer, “i migliori, motivati e desiderosi di riportare i clienti nei loro negozi e department store” ha detto Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine.
I successi della rassegna fiorentina e della week di Milano non fanno altro che confermare il buon momento che attraversa il sistema moda italiano che il prossimo anno dovrebbe arrivare a superare i 100 miliardi di fatturato. A sorprendere sono proprio i dati del comparto uomo che ha chiuso il 2022 registrando + 20,3% rispetto l’anno precedente: un trend che si conferma in crescita, anche grazie alla riapertura del mercato cinese. Sono stati anni difficili tra pandemia e guerra, ma gli imprenditori del Made in Italy hanno dimostrato una resilienza e una eccezionale capacità di ripartire puntando su quella qualità ed eccellenza che rende unica la nostra manifattura.
Date le premesse occhi puntati su settembre, la settimana della moda femminile più importante e scoppiettante dell’anno. Da prime indiscrezioni la prossima edizione si preannuncia ricca di novità e di altri graditi ritorni, dando ancora una volta un segno tangibile del successo della moda italiana. Ne riparleremo presto.
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