Napoli
La piccola Arianna, tetraplegica per una cura sbagliata. Il grido della famiglia: “Il Cardarelli non paga”
C’è composta indignazione e lucido sdegno negli occhi della famiglia Manzo, che da 15 anni combatte contro l’errore medico che ha reso tetraplegica la loro figlia Arianna. Ricoverata all’Ospedale Cardarelli per una broncopolmonite, le fu somministrato prolungatamente un farmaco sbagliato che la rese ipovedente, sorda e costretta alla carrozzina. “Era come di legno”- ricorda la madre Matilde-” e da allora è totalmente dipendente da noi”.
Nonostante una sentenza esecutiva che condanna il Cardarelli a versarle un risarcimento di 3 milioni di euro come vittima di un errore medico, l’ ospedale ha chiesto il blocco dei pagamenti. Il fratello Mario, che manifesta tutto il sincero amore che prova per Arianna con continue carezze e sorrisi, non esita a dire che “dal Cardarelli per ora abbiamo avuto solo chiacchiere e ora evitano anche il confronto con”.
Un lungo striscione grida “Giustizia per Arianna” all’ingresso del Tribunale di Salerno, dove sono tanti coloro che hanno voluto far sentire la loro presenza ad una famiglia distrutta dalla malasanità e ora costretta a sollecitare un pagamento che mai potrà restituire una vita normale ad Arianna, ma che potrebbe contribuire alle costose e complicate cure necessarie alla sopravvivenza della ragazza.
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