L’ha fatto apposta?
L’autogol Biden, chiama Xi Jinping “dittatore in difficoltà economiche” e rovina il lavoro di diplomazia
Joe Biden l’avrà fatto di proposito a chiamare Xi Jinping un dittatore che annaspa in difficoltà economiche, oppure non conosce la suscettibilità cinese? E adesso che ne sarà della ricucitura appena completata dal segretario di Stato americano durante il suo viaggio a Pechino? La diplomazia è di nuovo al lavoro, ma stavolta le difficoltà saranno ancora più pesanti rispetto a quelle con cui iniziò il peggior incidente fra Stati Uniti e Cina Popolare quando un pallone-spia cinese fu avvistato nei cieli americani.
Dopo un primo round di trattive segrete Biden ordinò che l’oggetto fosse abbattuto rivelando il suo contenuto spionistico. Lo stato delle relazioni tra Washington e Pechino si arroventò e il presidente cinese si fece più aggressivo diffondendo dati sulla potenza militare cinese in vista di uno scontro per Taiwan. Biden rispose sostenendo che l’economia cinese non potrebbe sopravvivere senza il mercato americano.
Da allora le due diplomazie hanno lavorato per ricucire lo strappo con la visita del capo della diplomazia americana Anthony Blinken a Pechino, sicché tutto sembrava avviato verso la normalità, quando Biden, durante un discorso in California, ha ripreso tutta da capo la storia dell’incidente del pallone cinese spia rivelando che Xi Jinping non ne sapeva nulla “come capita ai dittatori quando si trovano in difficoltà economiche”
Le parole di Biden hanno provocato una esplosione di ira a Pechino dove sono state definite “assurde e irresponsabili”. L’incidente ha rianimato il governo russo che ha accusato Biden di essere “irresponsabile, inaffidabile e incomprensibile” secondo Dmitry Pskov, portavoce di Putin.
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