Nostradamus avrebbe predetto tutto: Putin, gli assedi, la guerra tra Russia e Ucraina. Stanno facendo il giro del mondo e del web le immagini della guerra in Ucraina: città devastante, militari morti al fronte, bombardamenti, civili rifugiati nei rifugi e nei sotterranei, milioni di profughi. Non manca tuttavia una parte grottesca del conflitto, che appare anche piuttosto offensiva a dirla tutta in questi giorni di stragi e di incertezze. Le profezie che stanno riscuotendo più successo sono quelle della veggente Baba Vanga, conosciuta come la Nostradamus dei Balcani. “Tutto si scioglierà come ghiaccio. Solo uno rimarrà intatto: la gloria di Vladimir, la gloria della Russia. Nessuno potrà fermare la Russia”, le parole della veggente stando a quanto trapelato da un incontro con lo scrittore Valentin Sidorov.

La veggente bulgara è oggetto di una sorta di una sorta di vero e proprio culto, spolverato soprattutto nei giorni di Capodanno, nelle previsioni per il nuovo anno. Nata nel 1911, aveva perso la vista a 12 anni e affermato di aver ricevuto da Dio il dono della chiaroveggenza. È morta nell’agosto 1996 ma ha lasciato numerose profezie che vengono fuori periodicamente. Una strumentalizzazione puntuale. Così come succede con Nostradamus, appunto, in questi giorni e in queste ore tirato in ballo anche lui. Per il 2022 aveva previsto: inflazione, fame, cannibalismo, un grottesco inizio della supremazia dei robot sugli esseri umani, crisi economica con il trionfo delle criptovalute perfino, siccità e devastanti inondazioni, assedi.

Nostradamus era medico, speziale e astrologo francese vissuto nel XVI secolo. Le poesie della sua opera più famosa, Le Profezie, sono costituite da gruppi di 100 quartine dal tono talmente ambiguo da poter essere interpretate in infiniti modi. E infatti in infiniti – e truculenti e tragici – modi vengono interpretate seducendo quel gusto per il kitsch e il drammatico. Nostradamus è comunque considerato con San Malachia il veggente più conosciuto della storia. Secondo alcuni ha predetto la Rivoluzione Francese, la bomba atomica, l’ascesa al potere di Adolf Hitler e gli attentati dell’11 settembre – tutto più facile, viene comunque da pensare, dell’avvento delle criptovalute.

Per il 2022, con le sei quartine prese in esame dagli esperti, aveva dettato: “Di sangue e fame maggiore calamità / Sette volte appreste alla spiaggia marina/ Monech di fame, luogo preso, prigionia”. E ancora: “Sotto il clima babilonese opposto / Grande sarà senza effusione”. Un altro passaggio: “I templi sacri del primo stile romano / Rifiuteranno le fondamenta della Dea. Tutto intorno alla grande Città / Saranno i soldati alloggiati dai campi e dalle città” e “L’improvvisa morte del primo personaggio / Porterà un cambiamento e potrà porre un altro personaggio nel regno”. E infine: “Verso la mezza siccità estrema / Nella profondità dell’Asia diranno terremoto”.

Le interpretazioni mettevano quindi in fila guerre che causeranno un aumento dei flussi migratori, gli effetti dei cambiamenti climatici, perfino una crisi dell’Unione Europea con un assedio di una grande città e un probabile crollo, la morte improvvisa di un grande leader mondiale, una catastrofe naturale di grandi proporzioni in Asia. Se intorno a Capodanno la “Grande Città” era Parigi, adesso è diventata Kiev, da giorni in attesa dell’assedio con i soldati di Mosca a pochi chilometri dalla capitale. Così come viene collegata “l’improvvisa morte del primo personaggio” che “porterà un cambiamento e potrà porre un altro personaggio nel regno” ai protagonisti del conflitto in corso. E quindi soprattutto a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Certo ci vuole tanta fantasia.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.