Dopo che Vladimir Putin ha iniziato l’invasione dell’Ucraina con le truppe russe è balzata alle cronache nuovamente una delle profezie di Baba Vanga, meglio conosciuta come la Nostradamus dei Balcani. Stando a quanto riportano alcuni media russi, nel 1979, durante un incontro con lo scrittore Valentin Sidorov la Vanga avrebbe pronunciato questa frase: “Tutto si scioglierà come ghiaccio. Solo uno rimarrà intatto: la gloria di Vladimir, la gloria della Russia. Nessuno potrà fermare la Russia”. La veggente avrebbe anche definito il leader russo come “il signore del mondo”.

Baba Vanga, o meglio Vangelia Pandeva Dimitrova, è stata una veggente bulgara nata nel 1911. Ha trascorso la sua vita a Rupite, un villaggio tra le montagne nel distretto di Blagoevgrad. Ha perso la vista a 12 anni e ha affermato di aver ricevuto da Dio il dono della chiaroveggenza. È morta nell’agosto 1996 ma ha lasciato numerose profezie che vengono fuori periodicamente. Da quanto riferito dai suoi seguaci ha fatto previsioni fino al 5079 che periodicamente risbucano fuori. Essendo profezie sono spesso molto vaghe ed è facile cadere nelle interpretazioni sbagliate, condizionati dai fatti di cronaca che davvero accadono.

Anche durante la pandemia le sue profezie sono balzate alla cronaca. Per il 2021 aveva parlato di malattie infettive e altre catastrofi che avrebbero determinato la diminuzione della popolazione mondiale. Ha annunciato attentati e tragedie per personaggi illustri, dalla morte del presidente russo a quello americano. E infine è stata drastica: “Il mondo soffrirà di molti cataclismi e grandi disastri. La coscienza delle persone cambierà. Arriveranno tempi difficili. Le persone saranno divise dalla loro fede”.

Poi per il 2022 aveva profetizzato ancora di un virus, una nuova pandemia che sarebbe arrivata nel 2022. Nella profezia infatti affermava che: “gli esseri umani si abitueranno a un nuovo virus”. Forse parlava della nuova variante omicron che a gennaio ha fatto raggiungere picchi altissimi di contagi?

La profezia come spesso accade è vaga e non specifica affatto se Baba intendesse un nuovo virus oppure che ottimisticamente che il Covid diventerà un’influenza abituale. Gli interpreti specificano che potrebbe esserci un riferimento alla comparsa di un nuovo ceppo, ma non si può escludere che Baba Vanga intendesse proprio un nuovo virus, diverso dal Covid-19.

Ha anche detto che l’uomo scoprirà la vera essenza del cosmo e sarà chiaro come sia apparsa per la prima volta la vita sulla Terra. Ha accennato anche all’ipotesi della conoscenza di nuove forme di vita su altri mondi, che i treni voleranno “usando la luce solare” e la produzione di benzina si fermerà e l’ambiente potrà respirare.

In molti casi, le profezie di Baba Vanga si sono parzialmente avverate. Tra le varie profezie ci sono il riscaldamento globale e lo tsunami del 2004 (predetto negli anni ’50): “Le regioni fredde diventeranno calde e i vulcani si sveglieranno. Un’onda gigantesca colpirà una grande costa e le città, gli edifici e le persone, saranno completamente sommersi dalle acque. Tutto si scioglierà come il ghiaccio”.

Aveva predetto anche la catastrofe dell’11 settembre (predetto nel 1989): “Orrore, orrore! La fratellanza americana cadrà dopo essere attaccata da uccelli d’acciaio. I lupi ululeranno nel cespuglio e scorrerà sangue innocente”. Poi l’elezione di Obama: “Il 44° presidente degli Stati Uniti sarà afroamericano e sarà l’ultimo della loro storia”. E infine la Primavera Araba: “Ci sarà una grande guerra islamica, che inizierà nel 2010 e diventerà mondiale. In Siria gli arabi utilizzeranno armi chimiche contro gli europei”. È chiaro che nelle profezie c’è sempre un alone di mistero.

Le profezie di Baba Vanga per il 2022

1. In Siberia comparirà un nuovo virus letale rimasto fino ad oggi congelato. “Gli esseri umani dovranno fare i conti con una nuova malattia”, avrebbe assicurato Baba.

2. L’Oriente sarà colpito da una terribile carestia a seguito dell’attacco di locuste nelle piantagioni dell’India.

3. Alcuni paesi asiatici, insieme all’Australia, saranno colpiti da alluvioni che danneggeranno la loro economia.

4. Le grandi città dovranno fare i conti con lunghi periodi di siccità dovuti alla carenza di acqua potabile e alla contaminazione dei fiumi.

5. La tecnologia avrà un impatto negativo sulle vite di tutti, rendendoci incapaci di distinguere il reale dal virtuale.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.