La proposta grillina
Legge elettorale, spunta il Germanicum: cosa prevede il testo
Sarà il Germanicum la legge elettorale in vigore alle prossime elezioni? Il disegno di legge è stato depositato dal presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia, del Movimento 5 Stelle, un sistema proporzionale chiaramente ispirato a quello tedesco.
COSA PREVEDE IL GERMANICUM – Il modello prevede 391 seggi assegnati alla Camera con metodo proporzionale con abolizione dei collegi uninominali del Rosatellum (altri 8 spettano ai deputati eletti all’Estero e uno all’eletto in Valle d’Aosta in un collegio uninominale) e una soglia di sbarramento nazionale del 5% con un meccanismo che permette il diritto di tribuna, cioè la possibilità di entrare in Parlamento, ad alcune condizioni, anche se si resta sotto la soglia del 5 per cento.
Stesso metodo è previsto dal Germanicum anche per assegnare i 200 seggi del nuovo Senato: quattro vanno ai senatori eletti all’estero, uno alla Val d’Aosta e i restanti 195 sono distribuiti ai partiti che nel resto d’Italia superano il 5%.
I tre articoli presenti nelle 10 pagine non affrontano invece la questione della possibilità di listini corti e bloccati, o la reintroduzione delle preferenze.
TENSIONI IN MAGGIORANZA – Nella riunione in commissione Affari costituzionali di ieri la maggioranza non aveva ottenuto l’unanimità per il ‘no’ di Leu alla proposta. Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana-Leu, ha espresso dure critiche sull’ipotesi di legge elettorale, in particolare contro il Pd che “vuol chiudere su una legge elettorale con sbarramento al 5%. Li capisco: sono così forti rispetto alle destre di Salvini che possono anche fare a meno di quel 10% di elettori che sceglierebbero i partiti alleati attualmente stimati sotto la soglia di sbarramento”. “Evidentemente per loro è meglio prendere un 3 o un 4% in più con il voto utile al proprio partito – conclude il parlamentare di Leu – che vincere le elezioni….”, aggiunge Fratoianni.
LE REAZIONI DI LEGA E FDI – Contro il Germanicum e in generale la discussione sulla legge elettorale si è schierato il leader del Carroccio Matteo Salvini. A margine di un pranzo con i militanti di Fogliano (Reggio Emilia) l’ex ministro ha definito “surreale” che “Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti, invece di occuparsi di lavoro, di Libia e di pace, si occupano di legge elettorale. Abbiamo veramente al governo gente pericolosa”. Parlano invece di rischio di “inciucio permanente” e di “ritorno alla palude della Prima Repubblica” Emanuele Prisco e Giovanni Donzelli, deputati di Fratelli d’Italia e componenti FDI in commissione Affari Costituzionali. “Fratelli d’Italia si batterà in aula e fuori per impedire questo scempio e ribadisce che il sistema maggioritario era e resta la migliore soluzione soprattutto se accompagnato dalla madre di tutte le riforme: il presidenzialismo”, concludono i due deputati.
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