Don Andrea Contin pubblicherà un libro, un romanzo. Mia madre era una ragazza – Morte di un ex prete a luci rosse. E il titolo e l’iniziativa stanno facendo discutere: Contin è stato accusato nel 2016 di maltrattamenti, lesioni, abusi. “Lo scandalo delle orge in canonica” venne definito il suo caso da media e talk show. Contin, 54 anni, ormai “ex prete” – di San Lazzaro, quartiere di Padova – ridotto allo stato laicale dal vescovo di Padova nel 2017, aveva patteggiato un anno di carcere con sospensione della pena. Il suo caso esplose dopo le denunce di una donna per lesioni e violenze.

Gli inquirenti scoprirono nelle perquisizioni presso la sua canonica in via San Marco video hard, filmati amatoriali, sex toys. Si organizzavano anche quelli che vennero definiti “festini a luci rosse” presso i locali. Cadute dal procedimento le accuse più gravi: magistrati e carabinieri non avevano infatti riscontrato l’ipotesi di induzione e sfruttamento della prostituzione. Nessuna donna era stata pagata per il sesso, anche violento a quanto emerso, con don Contin e il prete non aveva fornito donne ad amici. “Mi chiamava ‘schiava’ — raccontò una delle vittime —. Volevo smettere di frequentarlo ma mi disse che mi avrebbe uccisa …”. Oggi l’ex religioso si è ritirato a vita privata nei “boschi della valle del Primiero e del Vanoi” in Trentino.

E dove ha scritto il suo giallo: misteri e indagini sulla morte di un giovane sacerdote, Luca Canterletti, coinvolto in uno scandalo sessuale. “Il romanzo di uno che è nato quattro volte senza ancora mai morire davvero una sola volta”, come si legge sul sito ufficiale dell’ex prete. “Per scrivere questo libro, che si legge in cinque ore, ho impiegato cinque anni e un biglietto andata e ritorno per l’inferno. Il titolo? È stata l’ultima frase che ho scritto. Come sempre la cosa più importante la scrivi quando hai terminato le altre”. Numerosi i riferimenti e le citazioni dalla Bibbia. Il romanzo uscirà a metà giugno.

La curiosità in queste ore è tutta rivolta ai possibili dettagli autobiografici nel libro che però non è un’autobiografia. La notizia ha risvegliato una qualche forma di curiosità sul caso e sul personaggio. Si commenta da sola, secondo una delle vittime di quella storia che ha parlato al Corriere della Sera, la scelta di scrivere e pubblicare un romanzo. Il Gazzettino riporta invece la vicenda di un ragazzo che ha scoperto che la sua compagna in passato era stata coinvolta nel caso e aveva denunciato Don Contin a Curia e vescovo. Un trauma.

“Scopro che nel cellulare di Marta (nome di fantasia, ndr) ci sono decine e decine di messaggi arrivati dal numero di un tale Andrea. Risalivano al 2014 e 2015, quindi prima che io e lei ci conoscessimo. Eppure li aveva conservati, nemmeno troppo nascosti. A lasciarmi sconvolto è però stato il contenuto: erano tutte frasi a sfondo sessuale, più che esplicite, con riferimenti a pratiche quantomeno particolari, con termini volgari e riferimenti a ripetuti incontri. Sono caduto dalle nuvole, ero incredulo”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.