Sicuramente non avete mai fatto questa addizione: IoT+IA. Algebra? No: significa far interagire il cosiddetto “Internet delle Cose” con l’Intelligenza Artificiale. Siamo già con un piede nel futuro ed è necessario che si prenda coscienza dei mutamenti straordinari, e ancora agli inizi, che cambieranno la vita dell’umanità. Ecco allora un libro utile, “Domotica, IoT e sicurezza delle infrastrutture: soluzioni avanzate con l’Intelligenza Artificiale” (eCampus University Press), scritto da Alessandro Alongi, Fabio Pompei, Gabriele Scorzini (con una prefazione di Lorenzo Guerini, presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica).

Questo libro rappresenta un’esplorazione approfondita delle potenzialità dell’Internet delle Cose (IoT) e della sua integrazione con l’Intelligenza Artificiale (IA) nel monitoraggio e nella gestione delle infrastrutture critiche, e analizza come queste tecnologie stiano rivoluzionando il modo in cui vengono gestite le infrastrutture, spaziando dalla manutenzione reattiva a quella predittiva. Ecco alcuni dei temi principali trattati: architettura dell’IoT; i componenti fondamentali come sensori, gateway e piattaforme software, e l’importanza di un canale trasmissivo sicuro ed efficiente. Viene illustrato come queste tecnologie possano raccogliere, elaborare e trasmettere dati in tempo reale, ottimizzando i processi decisionali. Sicurezza e privacy: il legame inscindibile tra protezione dei dati e sicurezza delle infrastrutture. Ancora, altre applicazioni concrete: dalla domotica (“smart home”) al monitoraggio infrastrutturale di ponti, scuole e ospedali, fino a soluzioni per l’industria 4.0 e l’agricoltura intelligente. Sfide normative ed etiche, per esempio, la privacy e la sicurezza emergono come priorità, mentre il libro invita alla collaborazione tra enti pubblici, aziende e istituzioni per sviluppare standard condivisi. Monitoraggio infrastrutturale (attraverso l’analisi di casi reali, come il crollo del ponte Morandi): il testo sottolinea l’urgenza di adottare tecnologie predittive per prevenire guasti e garantire la sicurezza pubblica.

Si diceva del tema della privacy. Gli autori analizzano l’importanza della protezione dei dati personali nell’era digitale, evidenziando come ogni interazione online possa rappresentare un contratto implicito che espone gli utenti a significativi rischi di perdita di controllo sui propri dati. E in questo quadro viene proposto un Registro Elettronico dei Dati Personali (REDP), basato su tecnologie avanzate come la blockchain, per restituire agli individui il pieno controllo sulle informazioni condivise. C’è un mare da esplorare.