E Fiera Milano diventa "l'ospedalino"
Lo “stile” Travaglio calpesta anche i malati: “Bertolaso ora occupa un posto letto”
A voler cercare un aspetto positivo, in questi strani tempi che stiamo vivendo, si sarebbe potuto pensare all’abbassamento dei toni nel quotidiano gioco al rialzo della polemica politica. Un po’ per pudore, un po’ per convenienza, politici e opinionisti avevano capito che, nel mezzo della tragedia, sparare a zero con battute di dubbio gusto contro l’avversario non era la strada giusta. Si potrebbe incappare, come pure è successo, in una figura barbina.
Un po’ come è accaduto questa mattina al direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio che, sulla sua consueta colonna di destra, scrive così: “La Lombardia era perfettamente in grado di tirar su un ospedalino da 300 posti alla Fiera di Milano senza scomodare Bertolaso dal Sudafrica. Ma ora che Mister Wolf, più che creare posti letto, ne ha occupato uno, gli auguro sinceramente di guarire presto: sulla salute non si scherza“.
Non si scherza, scrive Travaglio, e infatti, alla sua battuta, nessuno ride. Non avrà riso Bertolaso, inizialmente in isolamento domiciliare e poi ricoverato solo quando, come avviene per qualsiasi cittadino, le sue condizioni di salute hanno richiesto l’intervento dei medici. Non avranno riso gli operai e i tecnici che da giorni lavorano senza sosta per tirar su “l’ospedalino” in tempo. Ma soprattutto non ridono i pazienti positivi, che in Lombardia non trovano un posto letto in terapia intensiva, e che in “quell’ospedalino” ripongono le loro speranze di guarigione.
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