L'incidente
Lucio Presta “salvo per miracolo”, l’agente dei vip quasi schiacciato da 450 kg di trattore: “Ho protetto gli organi vitali”

Quattrocentocinquanta kg di trattore addosso. Grandissimo spavento per Lucio Presta, noto per essere manager e agente di numerosi Vip, personaggi dello spettacolo, nonché marito di Paolo Perego, finito quasi schiacciato da un pesante mezzo agricolo che lui stesso stava guidando nelle sue campagne laziali a Sabina. La notizie dell’incidente, avvenuto qualche giorno fa, è delle scorse ore. La ricostruzione è di Novella 2000 che non specifica come il manager sia caduto dal trattore, ma racconta di una grande situazione di pericolo vissuta. “È vivo per miracolo”, e se l’è cavata con danni seri ma non irreversibili: qualche frattura alle costole, una spalla contusa, ma fortunatamente nell’incidente non sono stati riportati danni più gravi”.
Provvidenziale, secondo la ricostruzione del settimanale, sarebbe stata la mossa di Presta di girarsi di fianco al momento della caduta, riuscendo a proteggere i suoi organi vitali dall’impatto con il trattore. “Presta è stato immediatamente ricoverato e ha subito un intervento”. Il 64enne è già in via di guarigione ed è lui stesso a raccontare di come sia stato soltanto il suo istinto a salvarlo, assieme a tanta fortuna.
Il rapporto con Amadeus e l’aiuto di Paola Perego
Soltanto poche mesi fa, il nome di Presta era tornato in voga sui giornali a causa di un periodo difficile vissuto con uno dei suoi assistiti, Amadeus. I due dopo aver condiviso insieme quattro Festival di Sanremo, avevano ufficializzato la separazione professionale. Alla base, motivazioni economiche.
Ora, Presta è atteso da una lunga convalescenza, in cui sarà seguito da Paola Perego. Il periodo non è dei migliori neanche per la conduttrice, che negli ultimi mesi ha affrontato la diagnosi di un tumore al rene. “Dopo alcune analisi – ha raccontato ad inizio anno -, approfondite con una tac, mi è stato diagnostica un carcinoma. Tutto risolto dopo un’operazione tempestiva: “Mi hanno asportato la parte interessata dal cancro e salvato quella sana. L’oncologo mi ha tranquillizzata sulle alte possibilità di guarigione completa. Fortunatamente non ho dovuto intraprendere altre cure invasive come la radio o la chemioterapia”.
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