“Volere la pace non significa scegliere la sconfitta”. Emmanuel Macron parla a reti unificate in un’intervista alle tv francesi, affermando con fermezza la posizione del Paese sulla guerra in Ucraina: “La Russia non può e non deve vincere questa guerra. L’escalation è da parte del Cremlino, e soltanto Putin ne è responsabile. La Francia? In caso di necessità dobbiamo farci trovare pronti”. Il capo dello Stato, pur ribadendo che la Repubblica non è in guerra, è convinto che in caso di successo della Russia anche la vita dei francesi cambierebbe.

Macron sull’invio delle truppe francesi

Macron lancia l’allarme per la mancanza di sicurezza nel continente e non esclude l’invio di truppe in Ucraina, ricordando che tutte le opzioni militari sono sul tavolo: “Ma non siamo sicuri di farlo al momento. Oggi ci sono uomini e donne in Ucraina che muoiono per la responsabilità di Putin”, prosegue il Presidente. I rapporti tra l’Eliseo e il Cremlino restano tesi: nessun contatto con Putin, che viene ammonito per le minacce d’uso delle armi nucleari: “Quando si ha a disposizione l’arma nucleare, non è pensabile pronunciare minacce”. E ammette: “Gli ho parlato ogni volta che è stato necessario”.

L’incontro a Berlino con Scholz

La critica finale è per coloro che vogliono limitare il sostegno all’Ucraina, cosa che la Francia non farà: “Bisogna essere forti e pronti a sostenere la propria posizione”. L’appello è stato ripetuto anche quest’oggi, quando Macron ha incontrato a Berlino con il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il premier polacco Donald Tusk. “In Ucraina è in gioco la sicurezza dell’intera Europa”.

Redazione

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