Il governo maltese del premier Joseph Muscat, al termine di riunione di emergenza convocata nella tarda serata di giovedì e conclusasi alle 3 del mattino, ha deciso di respingere la grazia a Yorgen Fenech, l’uomo d’affari ritenuto il mandate dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. “Ho lasciato la decisione ai ministri – ha spiegato Muscat – La raccomandazione è che non ci sono le basi per concedere la grazia”. Fenech avevo chiesto la grazia in cambio di informazioni sull’uccisione della giornalista, uccisa con una bomba piazzata sotto la sua auto nell’ottobre del 2017.

Poco prima dell’inizio del vertice di governo la polizia ha dichiarato che l’ex capo di gabinetto del premier Muscat, Keith Schembri, è stato rilasciato dopo l’arresto avvenuto due giorni fa in relazione alle indagini sull’omicidio della giornalista.

L’inchiesta sulla morte della giornalista stanno provocando un terremoto politico nell’isola, confermato dallo stesso Muscat ai giornalisti prima della riunione di ieri sera, ai quali aveva spiegato che “la situazione è molto grave”. Nei giorni scorsi si erano dimessi infatti lo stesso Schembri e il ministro del Turismo Konrad Mizzi, mentre il ministro dell’Economia Chris Cardona aveva deciso di autosospendersi. Soprattutto l’ex capo di gabinetto del premier Muscat e Mizzi, precedentemente ministro dell’Energia, sono tra i politici più coinvolti nelle inchieste giornalistiche che Caruana Galizia aveva iniziato quattro anni fa, su un presunto giro di tangenti pagate attraverso una società offshore.

 

 

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