Il Senato ha votato la fiducia alla manovra del governo Conte. I voti a favore del maxiemendamento, che include le modifiche approvate dalla commissione Bilancio, sono stati 166, 128 i contrari. Stasera è previsto inoltre un nuovo vertice sull’agenda di governo a cominciare dal dossier Autonomia.

La maggioranza ha perso un nuovo voto, col grillino Gianluigi Paragone che ha voto contro le “misure imposte dall’Europa”

CAMBIO DI PASSO NEL GOVERNO – Nel dibattito parlamentare è entrato ‘a gamba tesa’ l’ex premier Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha chiesto al governo “un cambio di passo perchè il 2020 sia l’anno in cui si torna ai livelli di crescita visti in passato, La stabilità non può essere immobilismo per questo Italia Viva, dopo le regionali in Emilia Romagna, proporrà un intervento shock per far ripartire i cantieri”. Renzi si è rivolto anche ai banchi leghisti: “Ai colleghi della lega dico che credo alle parole dei loro capi, forse più io che loro. se davvero hanno voglia di essere seri e responsabili verso questo parlamento, il piano shock sui cantieri è a loro disposizione”.

BAGARRE AL SENATO – La giornata al Senato è stata particolarmente tesa. A scatenare le polemiche lo stop della presidente Elisabetta Casellati alla norma che prevede una ‘liberalizzazione’ della cannabis light. Il provvedimento a firma del senatore del Movimento 5 Stelle Matteo Mantero è stato infatti giudicato “inammissibile” dalla presidente del Senato per “estraneità di materia”. La norma andava a definire che, se una pianta ha un tenore di Thc non superiore allo 0,5%, non può essere considerata uno stupefacente

LEGGI ANCHE – Le reazioni alla bocciatura della norma sulla cannabis

GLI ALTRI PROVVEDIMENTI BOCCIATI – Ma dalla manovra sono stati stralciati anche altri importanti provvedimenti. Si parte della Tobin Tax, che introduceva un’aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie online, mentre è slittato da luglio 2020 al primo gennaio 2022 la fine del mercato tutelato per l’energia.

LEGGI ANCHE – Cosa prevedeva l’emendamento sulla cannabis light

La presidente del Senato Casellati ha inoltre ritenuto inammissibili le norme sul personale delle province, in materia di commissari straordinari, su modifiche alla legge della concorrenza, di giustizia amministrativa, sulla magistratura contabile, cambiale digitale, educazione civica, banche di credito cooperativo, informatizzazione Inail, agenda digitale della Pubblica amministrazione, misure per l’innovazione e sull’organizzazione del ministero della Giustizia.

Redazione

Autore