Il primo Congresso del Partito Liberaldemocratico
Marattin: “Terzo Polo distrutto dal virus del personalismo e del leaderismo. Non permetteremo che riaccada”
“Sette mesi fa è iniziato il cammino del Partito Liberaldemocratico: ci siamo messi in cammino perché crediamo nella politica. Eppure questo partito non avrebbe mai dovuto nascere. Avevamo un embrione di partito, che aveva preso un milione di voti, con un programma liberaldemocratico. Alle elezioni politiche del 2022, quel partito era stato il più votato dai giovani e avrebbe potuto cambiare le sorti della politica italiana. Quell’embrione, chiamato terzo polo, fu distrutto dal più grande atto di miopia e masochismo della storia recente della Repubblica”.
Così Luigi Marattin, deputato, co-fondatore e segretario eletto per acclamazione del Partito Liberaldemocratico, nel suo intervento durante il primo Congresso del Partito Liberaldemocratico, in corso a San Lazzaro di Savena (Bologna). “Il Terzo Polo è stato distrutto da chi non ha saputo mettere il progetto dinanzi al proprio ego, da chi pensa che la leadership non è uno degli elementi del fare politica, ma l’unica necessaria”, ha aggiunto Marattin.
“Quegli errori non vanno più ripetuti: è una promessa che faccio io insieme alla comunità di questo partito. Mai più permetteremo al virus del leaderismo e del personalismo di rovinare un progetto politico”, ha ribadito Marattin.
Marattin: “Franceschini? C’è ancora chi parte dei nomi…”
“Siamo partiti con il Partito Liberaldemocratico dicendo chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo con chiarezza. Tutti sanno cosa pensiamo in politica estera, in politica industriale, sulla giustizia, sulla sicurezza. Tutti sanno che parliamo di cosa vogliamo e non di chi ci guida. Ma vedo che non tutti fanno così: c’è ancora chi parte dai nomi e non da cosa vuol fare. Penso, ad esempio, a Dario Franceschini, che – così come ho letto sulla stampa nazionale – ha fatto i nomi di Gaetano Manfredi, di Alessandro Onorato, di Ernesto Ruffini, Silvia Salis, Beppe Sala, per la guida di una possibile formazione di centro. Da ferrarese a ferrarese, voglio dire a Franceschini: Dario, ma perché non parti mai da cosa volete fare, dal programma, invece di partire dalla figurina da mettere al centro?”, ha chiesto Marattin.
Marattin: “Grillismo peggior sciagura d’Italia”
“La stagione del ‘è tutto vecchio’, ‘è tutto da buttare’, la stagione della dittatura dell’immagine, dell’importanza esclusiva dello slogan, del colore della card a discapito di tutto il resto questo Paese l’ha già vissuta: si chiamava grillismo e dopo la peste bubbonica, dopo le guerre mondiali, dopo la revoca degli scudetti alla Juve è la peggior sciagura che questo Paese abbia mai vissuto nella sua storia plurisecolare. Far politica -ha aggiunto- serve a trasformare la società e la società diventa sempre più complessa e per farlo bisogna studiare, conoscere, analizzare, ragionare e comunicare nel modo appropriato in questo ordine. Voglio ringraziare i dirigenti e gli iscritti di questo partito che venendo da un’esperienza diversa, dall’associazionismo giovanile delle nuove tecnologie, tutti i giorni dimostrano con passione e attaccamento al progetto che tenere insieme vecchio e nuovo non solo è possibile, non solo è necessario, ma è la vera rivoluzione di cui questo Paese ha bisogno”
© Riproduzione riservata







