Vaccinarsi è un atto d’amore nei confronti delle persone più deboli e più esposte a pericoli“. E’ quanto ribadisce il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio in occasione della 42esima edizione del Meeting 2021 di Rimini di Comunione e liberazione. “Vaccinarsi è un dovere, non obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra come il vaccino è lo strumento più efficace che abbiamo per difenderci e tutelare i più deboli e i più esposti ai pericoli. Un atto di amore nei loro confronti, come ha detto Papa Francesco nei giorni scorsi” chiarisce il Capo dello Stato nel corso del suo intervento, applaudito più volte.

Parole che arrivano in una periodo dove i contagi stanno nuovamente risalendo così come il numero dei ricoveri e quello delle vittime: questi ultimi due aspetti riguardano quasi esclusivamente persone che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale lanciata otto mesi fa. Nel suo intervento il capo dello Stato ha anche difeso l’Unione europea e la sua azione per stimolare gli Stati all’uscita dalla pandemia. “L’Unione Europea si fa motore di un nuovo sviluppo dei nostri Paesi, uno sviluppo più equilibrato e sostenibile. E’ un’occasione storica che dobbiamo saper cogliere e trasformare in un nuovo, migliore e stabile equilibrio”.

In riferimento a quanto sta accadendo in Afghanistan, secondo Mattarella “c’è un io, un tu e un noi anche per l’Europa e per le sue responsabilità, contro ogni grettezza, contro mortificanti ottusità miste a ipocrisia, che si manifestano anche in questi giorni che sono frutto di arroccamenti antistorici e, in realtà, autolesionisti”. Nel mondo globale, sottolinea Mattarella, “si vince insieme, si perde insieme. La crisi del virus lo conferma. Dovremo ancora combattere la pandemia. Ma nostra responsabilità è immaginare il domani. Sentiamo che cresce la voglia di ripartire: il motore è la fiducia che sapremo migliorarci, che riusciremo a condurre in avanti il nostro Paese”.

“La storia ci insegna costantemente quante minacce vi siano alla libertà e quanti sacrifici sono richiesti per conquistarla. Ci indica anche che si tratta di un bene indivisibile tra le donne e gli uomini di ogni Continente. Ci rendiamo conto di quanto la mancanza di libertà o la perdita di essa in altri luoghi del mondo colpisca la nostra coscienza e incida sulla comune convivenza nella sempre più integrata comunità mondiale. Nuove sfide si pongono, quindi, continuamente davanti a noi”, sottolinea Mattarella.

 

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