Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita in Corea del Sud. In queste ore il capo dello Stato ha prima visitato la Joint Security Area al confine con il Nord sul 38° parallelo, per poi incontrare il presidente Yoon Suk-yeol.

La visita di Mattarella al 38° parallelo

“Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace, comporta il rischio costante di nuove violenze. Quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori”. Sono state le parole di Mattarella a margine della sua visita a Panmunjom, la Joint Security Area, quella zona cuscinetto lungo il 38º parallelo che delimita il confine tra le due Coree.

Mattarella al confine tra la Corea del Sud e quella del Nord

Mattarella, accompagnato dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e dalla figlia Laura, ha poi aggiunto: “Qui si è svolta una pagina cruciale della storia“.

Cos’è il 38° parallelo

Il 38° parallelo segna in parte il confine tra Corea del Nord e Corea del Sud. La Joint Security Area è una zona di quattro chilometri di larghezza sorta sui resti della cittadina Panmunjon, dove tra il 1951 e il 1953 fu negoziato l’accordo per la fine della Guerra di Corea.

Il confine tra i due Paesi è tagliato da una barriera lunga 250 chilometri e la zona della Joint Security Area è il punto d’incontro tra le Coree. Qui gli eserciti di Seul e Pyongyang rimangono a pochi metri di distanza, per sorvegliare il confine non recintato.

Qui sorgono ancora gli edifici dove furono stipulati gli accordi, nonostante non sia mai stata trovata la pace. Mattarella ha visitato questo “villaggio dell’armistizio”, dove la struttura principale, dipinta di azzurro – il colore delle Nazioni Unite – è ancora divisa a metà tra Corea del Sud e del Nord.

L’incontro con il presidente sudcoreano

Mattarella ha incontrato il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e ha ribadito l’amicizia tra i due Paesi. “Corea e Italia hanno una quantità di legami positivi che li legano e hanno tante affinità: la democrazia, la pace, la libertà di mercati liberi e aperti, il rispetto delle regole della comunità internazionale, lo stato di diritto, il multilateralismo realmente inclusivo. Sono questi valori comuni che rendono più facile la nostra collaborazione in abito economico, tecnico e scientifico ed è anche per questo che nel 2018 si è definito un rapporto di strategico partenariato”.

Il capo dello Stato ha invitato il suo omologo a Roma, mentre Yoon Suk-yeol ha ricordato: “L’Italia è un paese amico e ha curato circa 230mila pazienti militari e civili durante la guerra di Corea nel suo ospedale da campo”. Inoltre, sempre per bocca del presidente sudcoreano “l’Italia ha sempre sostenuto il governo sulla questione Nord coreana”.

Gli accordi stretti tra Italia e Corea del Sud: semiconduttori, ricerca e spazio

In occasione della visita di Mattarella, il governo italiano e quello coreano hanno siglato alcuni accordi. A firmare le tre intese in ambito scientifico e della ricerca è stato il vice ministro Cirielli per la parte italiana.

Il primo accordo è tra l’Institute for basic science (Ibs) coreano e l’Istituto nazionale di fisica nucleare italiano per una collaborazione tra i due enti. Il secondo memorandum è direttamente tra i due ministeri competenti e riguarda la collaborazione nei settori strategici dei semiconduttori, dei minerali critici e dell’automotive. Inoltre, la terza intesa è tra l’Agenzia spaziale internazionale italiana e il ministero della Scienza di Seoul sulla cooperazione in campo spaziale.

Redazione

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