L’Olanda, per la prima volta nella storia dei concorsi di bellezza, ha eletto Miss Paesi Bassi una donna transgender. Lei si chiama Rikkie Valerie Kolle, una ventiduenne mozzafiato che ha ricevuto la corona dall’uscente Ona Moody. Adesso per lei si aprono le porte di Miss Universo che già da tempo accoglie all’interno del concorso donne trans: prima di lei, infatti, c’è stata la spagnola Angela Ponce nel 2018, mentre anche la stessa proprietaria dell’organizzazione Miss Universo, l’imprenditrice thailandese Anne Jakrajutatip, è transgender. E ovviamente alla gioia di Rikkie si accompagna uno strascico di polemiche: “Eresia, quello è un uomo!”.

La nuova reginetta è stata proclamata lo scorso sabato. La sua incoronazione ha sollevato grande scalpore sui social perché in tanti sostengono che la 22enne non possa rappresentare il Paese al rpossimo concorso di Miss Universo, che si svolgerà in El Salvador entro la fine dell’anno. E viene sempre un po’ da ridere perché sarebbe quasi da scommettere, guardando le foto della ragazza transgender, che la maggior parte degli uomini e delle donne – che si infervora tanto su questi principi –  probabilmente non si sarebbe accorta di nulla se non avesse saputo che Rikkie in passato è stata il piccolo Rik.

Dal canto suo la nuova Miss Olanda 2023 non si cura minimante delle critiche e tira dritta. Grazie al supporto di amici e parenti andrà sempre avanti per la sua strada come fatto finora. E non pensa minimamente di fare un passo indietro perché Rikkie è un’icona del mondo Lgbtq che proprio su una pubblicità del genere punta per far passare la tesi secondo cui una donna è tale se si sente tale e non per il suo sesso biologico.

Apriti cielo anche in Italia. Come se ci fosse mai importato un fico secco della proclamazione di una reginetta di bellezza, stavolta il problema diventa subito serio. “Dove andremo a finire” si chiedono in molti con lo spauracchio che questa apertura mentale dei concorsi possa riversarsi un po’ ovunque e invadere anche l’Italia. I commenti sui social, più o meno feroci, abbondano.
Tra i messaggi tanti commenti ironici e insulti da parte di chi la considera, biologicamente, un uomo. “Sì, sono una donna trans e voglio condividere la mia storia, Ma sono anche Rikkie e questo è ciò che conta per me” ha commentato ancora su Instagram la modella zittendo un po’ tutti.

I commenti d’odio anche sulla proprietaria dell’organizzazione Miss Universo: la trans Anne Jakrajutatip

“L’organizzazione di Miss Universo (a cui parteciperà il Miss Olanda uomo) è stata acquisita da Anne Jakrajutatip, imprenditore trans, questo umanoide con le tette e la voce di Pavarotti che dichiara di impegnarsi “a promuovere l’emancipazione femminile”. Ora è tutto più chiaro” si legge aprendo twitter. In prima linea anche l’Associazione Pro Vita & Famiglia che sentenzia: “Se vent’anni fa vi avessero detto che un uomo era stato nominato “Miss Olanda” sareste scoppiati a ridere. Oggi invece vogliono farci credere che tutto questo sia “normale”, ma non lo è e non lo sarà mai.” Ma c’è anche chi ha una tesi diversa: “Orde di maschioni si fingono indignati per la vittoria di una transessuale a Miss Olanda perché è bona e si eccitano a guardarla, per cui devono spargere excusatio non petite per paura di non essere abbastanza virili.”

E tante firme, anche piuttosto autorevoli, hanno subito preso la palla al balzo per fare paragoni con il mondo dello sport senza ben capire cosa ci azzecchi la vittoria di un concorso di bellezza con il caso emblematico di Lia Thomas, la prima atleta transgender in assoluto a vincere una gara universitaria di massima serie, conquistando il titolo delle 500 yard stile libero femminile ai Campionati di prima divisione dell’American University di Atlanta. O ancora sul fatto che la Federazione mondiale di atletica ha posto un veto sulla partecipazione dei soggetti transgender alle gare, giustificato dal fatto che la “biologia ha la meglio sul genere“ una tesi, in materia di prestazioni fisiche, assolutamente comprensibile. 

Il caso Denny Mendez, la prima miss di colore che sconvolse l’Italia: dalle subrette agli intellettuali

In una vecchia intervista, Denny Mendez ripercorre le fasi che l’hanno portata a vincere il titolo di Miss Italia nel lontano 1996. Fu eletta un po’ a sorpresa facendo storcere il naso a qualcuno per via del colore della sua pelle. La sua vittoria a suo dire “sconvolse gli italiani” in quanto era la prima miss nera e che portò molti opinionisti, tra cui ad esempio Alba Parietti, a schierarsi anche apertamente contro di lei.  Qualche problema lo ebbe con l’organizzazione e la giuria, tra battutine secondo cui avrebbe dovuto partecipare a Miss Universo alla polemica della Parietti di cui sopra che minacciò di lasciare la stessa giuria e fino al grande Indro Montanelli che disse che si era toccato il fondo.

Sembra passata una vita dal 1996 eppure è successo di nuovo nel 2019 quando al centro della vicenda, è finita la ventenne padovana Sevmi Tharuka Fernando, una delle 80 concorrenti aspiranti Miss Italia. La ragazza, nata a Padova e residente a Villanova di Camposampiero (Padova), aveva origini cingalesi. Apriti cielo.

Redazione

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