Il commovente caso
Moose come Hachiko: la tenera storia di un cane che attende il padrone morto

Ha fatto il giro del web la commovente foto che ritrae un cane accanto ad un letto di ospedale in attesa del suo padrone. Il fedele animale inconsapevole del fatto che l’uomo, ricoverato per giorni nel nosocomio, è morto lo aspetta in attesa che torni da lui. L’episodio è accaduto negli Stati Uniti e lo scatto è stato reso virale dalla pagina Facebook del North Star Pet Rescue, un’organizzazione benefica del New Jersey, Stati Uniti. Il protagonista della foto si chiama Moose, un incrocio di Labrador di tre anni.
LA STORIA – “Moose era seduto pazientemente accanto al letto d’ospedale del suo papà umano, in attesa che tornasse, non sapendo che era morto. Sta soffrendo molto per la perdita del suo papà umano. Per favore, aiuta Moose a trovare una nuova casa e una famiglia da amare. È un dolce ragazzo, felice di vivere. Ha solo bisogno di persone che aiutino il suo cuore a guarire. È un incrocio di Labrador di tre anni addestrato, ama i bambini, va d’accordo con i cani ,ma non è adatto a una casa con gatti o uccelli. Ma le persone, lui, le ama! Così tanto che Moose starebbe meglio in una casa dove non viene lasciato da solo tutto il giorno, sente molto la mancanza delle persone che ama. Ricuciamo questo cuore spezzato, insieme”. Così recita il post sulla pagina dei volontari che hanno voluto raccontare l’incredibile storia di Moose. La foto ha riscosso non soltanto tanta tenerezza ma anche un alto numero di condivisioni facendo partire la gara per l’adozione dell’animale.
IL CASO HACHIKO – La vicenda ricorda un altro caso da cui sono stati tratti sia libri che film: la storia di Hachiko. Il cane di razza Akita è divenuto famoso per la sua grande fedeltà nei confronti del suo padrone, il professor Hidesaburō Ueno. Dopo la morte improvvisa di quest’ultimo, l’animale si è recato ogni giorno per quasi dieci anni ad attenderlo alla stazione di Shibuya, in Giappone, dove l’uomo prendeva abitualmente il treno per recarsi al lavoro. Le persone del posto vedevano tutti i giorni il cane aspettare il suo padrone, invano. In tutto il Paese asiatico è subito divenuto un emblema di affetto e lealtà. Per questo, come omaggio al fedele animale nell’aprile 1934 gli fu dedicata una statua fuori la stazione giapponese. Ancora oggi la storia è ricordata con grande tenerezza spingendo le persone di tutto il mondo a visitare il monumento tributo.
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