Il caso
Morte Giovanni Iacconi, il cadavere in un lenzuolo sotto al letto e la casa di montagna da arieggiare. Scomparso da Pavullo dopo le feste

Sono ancora tutti da ricostruire i contorni della morte di Giovanni Iacconi, il 54enne di Fiorano, in provincia di Modena, il cui cadavere è stato trovato dal fratello ieri sotto al letto di una casa della loro famiglia sull’Appennino modenese, ad Acquabona di Pavullo.
I carabinieri indagano per l’omicidio di Giovanni Iacconi
Mentre i carabinieri indagano seguendo la pista dell’omicidio, e per questo motivo hanno sentito anche diverse persone che conoscevano l’uomo che lavorava come allestitore per un’industria ceramica di Sassuolo, nessuna ipotesi viene al momento esclusa.
Il cadavere avvolto in un lenzuolo sotto al letto
Giovanni Iacconi era morto da giorni e qualcuno è stato nell’abitazione fra quello della morte e ieri, quando è avvenuto il ritrovamento del cadavere. Il corpo, infatti, in stato di decomposizione, era avvolto in un lenzuolo e nascosto sotto al letto.
Le due possibili ipotesi sulla morte di Giovanni Iacconi
Quindi, il quadro che al momento si delinea è duplice: o è stato ucciso e poi l’assassino ha provveduto a nascondere alla bene e meglio il cadavere, oppure è morto per un altro motivo, sostanzialmente non traumatico, e chi era con lui ha deciso di fuggire e guadagnare tempo.
Sarà l’autopsia in questo senso a dare possibili chiarimenti che sul luogo evidentemente non sono stati trovati, principalmente per lo stato in cui versava il cadavere.
Morto da settimane, era scomparso dopo le feste
Altro punto centrale della vicenda: Iacconi era scomparso da diversi giorni, non rispondeva alle chiamate del fratello dallo scorso due gennaio ed era scattato l’allarme quando non era stato visto rientrare al lavoro alla fine delle feste. La morte quindi potrebbe essere avvenuta più di due settimane fa. Sono tutti elementi che in attesa degli accertamenti sulla salma tengono in piedi sia un’ipotesi omicidiaria, sia la possibilità di un occultamento di cadavere.
La ricostruzione del ritrovamento del cadavere di Iacconi
Giovanni Iacconi raggiungeva la casetta di Pavullo saltuariamente, come si utilizzano le classiche seconde case in montagna. La macabra scoperta fatta dal fratello ieri è avvenuta perché quest’ultimo aveva raggiungo la località di Acquabona proprio per arieggiare l’abitazione che solitamente resta chiusa. Una volta entrato, per ovvi motivi, si reso conto che qualcosa non andava, fino a quando non ha raggiunto la camera da letto e scoperto che sotto a quel letto giaceva il corpo del 54enne.
La telefonata del fratello all’avvocato poi ai Carabinieri
Il fratello di Giovanni Iacconi ha subito telefonato all’avvocato, e amico, Mauro Molesini: “Ha dato aria alla casa e, quando stava per uscire – spiega il legale – si è accorto di una coperta che avvolgeva qualcosa di sospetto sotto al letto. Così mi ha chiamato e ha allertato i carabinieri. All’inizio si pensava ad un allontanamento volontario poi, l’otto gennaio, quando Giovanni non è rientrato a lavorare, hanno pensato che ci fosse qualcosa di strano e per questo i familiari hanno presentato denuncia per la scomparsa. Non vi era nulla – chiarisce Molesini – che lasciasse presagire qualcosa di così tragico”
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