Nemmeno il tempo di gustarsi il dolce finale di Valencia che le immagini di Marc Marquez in sella alla Ducati della Gresini Racing rilanciano l’attenzione su una MotoGp, quella del 2024, che prima ancora di svelarsi in tutta la sua bellezza offre già più d’una curiosità in grado di attrarre l’occhio attento degli appassionati.

L’addio alla Honda

Alla Honda praticamente per una vita sportivamente parlando – la sua prima apparizione, datata 2013, è coincisa con il primo dei sei titoli iridati vinti nella massima categoria delle due ruote su pista – nel 2024 Marquez cambierà moto. A quasi 31 anni, e dopo l’ultimo quadriennio pressoché incolore – ecco la chance di provare di nuovo a stare davanti a tutti, con i test di questi giorni in Spagna a svelare un po’ di quel feeling con il nuovo mezzo che i suoi tifosi sognano di veder tramutarsi in lotta al vertice. Sensazioni positive, le prime, per il pilota spagnolo, con il fratello Alex (che, nell’ultima stagione, ha chiuso il motomondiale in 9° posizione sempre in sella a una Ducati della Gresini Racing) due decimi indietro e il sapore di una sfida tutta da vivere nel corso dell’anno che si appresta ad arrivare.

Cambia anche Di Giannantonio

Per uno che arriva, c’è sempre un pilota che se ne va. È il caso di Fabio Di Giannantonio che, dopo l’addio alla Gresini Racing, s’è accasato al Mooney VR46 Racing Team. A dividere con lui il box ci sarà Marco Bezzecchi, che l’ultima stagione l’ha chiusa in terza piazza e già nelle prime prove libere ha fatto vedere di voler stare nelle posizioni di testa. Romano, classe 1998, Di Giannantonio ha vinto la sua prima gara in MotoGp proprio a Losail, in Qatar, chiudendo poi alle spalle di Pecco Bagnaia la corsa di commiato a Valencia.

A far posto a Di Giannantonio, peraltro, è stato un altro pilota italiano. All’indomani dell’ultimo atto del 2023, Luca Marini ha infatti annunciato il suo approdo alla Honda al posto del già citato Marquez. Questo passaggio, che segue quello di altri italiani illustri quali Valentino Rossi e Max Biaggi tanto per citarne un paio, ha di fatto liberato il posto accanto a Bezzecchi, dando il via a un ulteriore giro di walzer tra i caschi tricolori più famosi del circus.

Pecco e Bastianini

L’avversario da battere, per tutti, è stato e sarà ancora una volta Bagnaia. Due mondiali messi in bacheca l’uno in fila all’altro, del resto, non si discutono, così come non si discute la Ducati su cui proverà a fare tris, conscio che ripetersi di per sé è difficile, figurarsi aggiungere un ulteriore tassello e, dunque, far tripletta. Enea Bastianini, suo compagno di squadra, ha un credito con la fortuna tutto da spendere: fuori per sette dei venti appuntamenti dell’ultima stagione, il pilota di Rimini ha ottenuto la sua prima vittoria in Malesia, dimostrando – ammesso ce ne fosse bisogno – di avere i numeri per lottare ad armi pari con chiunque.