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Tensione alle stelle
Mozambico, il presidente Chapo si insedia tra brogli, sangue e indifferenza Ue: ma il ritorno di Mondlane promette battaglia

Domani Daniel Chapo si insedierà come nuovo presidente del Mozambico, ma la situazione resta caldissima. Queste elezioni sono state fortemente criticate dall’opposizione e la settimana scorsa Venancio Mondlane (nella foto), candidato sconfitto nella tornata elettorale, è rientrato nel paese dopo un’auto-esilio iniziato ad ottobre per evitare di essere arrestato. I suoi sostenitori hanno scatenato la battaglia sostenendo che le elezioni fossero state truccate e anche alcuni osservatori internazionali hanno manifestato forti dubbi sulla regolarità delle presidenziali mozambicane.
Almeno 170 morti negli scontri
Il governo ha dichiarato che negli scontri di piazza sono morte circa 170 persone, ma alcune organizzazioni non governative parlano di almeno 300 morti. Al suo arrivo all’aeroporto di Maputo Venancio Mondlane è stato accolto da migliaia di sostenitori promettendo che non avrebbe lasciato al Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico), il partito di Daniel Chapo, il controllo del paese. Nelle consultazioni presidenziali Chapo si è rifiutato di incontrare Podemos, il partito di Mondlane, sostenendo che non sia un partito ufficialmente registrato. Il vero partito di Mondlane Alleanza Democratica è stato infatti escluso alla vigilia delle elezioni e Podemos aveva prestato nome e simbolo al candidato.
La Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc) ha inviato in Mozambico una delegazione per cercare di evitare che la situazione possa degenerare in una guerra civile, ma per il momento i due movimenti politici non vogliono incontrarsi. I sostenitori del Frelimo hanno dichiarato che il 22 gennaio distruggeranno tutto il materiale elettorale e questo ha allarmato la comunità internazionale perché non permetterebbe un eventuale riconteggio come richiesto dall’opposizione. La tensione cresce ogni giorno ed il presidente uscente Filipe Nyusi non ha saputo gestire il passaggio di consegne, appoggiando senza mezzi termini Daniel Chapo, compagno di partito nel Frelimo.
L’indifferenza dell’Unione Europea
L’opposizione di Mondlane ha duramente attaccato l’Unione Europea che si è limitata ad esprimere insoddisfazione per le elezioni, ma che non boicotterà l’insediamento di Chapo come ha fatto con Nicolas Maduro in Venezuela. Il Mozambico resta uno stato chiave per l’Africa australe viste le enormi potenziali produttive grazie ai giacimenti di gas liquefatto nelle province settentrionali. Proprio a Cabo Delgado, la provincia più ricca del paese, imperversa ormai da anni il gruppo terrorista al Shabaab, affiliato con lo Stato Islamico che vuole creare un califfato nel continente africano e che il debole esercito nazionale mozambicano non è riuscito a contenere. Negli anni per difendere i giacimenti sono arrivati i mercenari russi del Wagner Group, i sudafricani del Dick Advisor ed infine reparti speciali del Ruanda pagati ed organizzati dalla Francia che qui ha enormi interessi. L’instabilità politica del Mozambico potrebbe scatenare una nuova guerra civile gettando nel caos uno stato fragile e complicato.
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