Con Nero, Giovanni Esposito compie un audace esordio alla regia, offrendo un’opera che si distingue per la sua capacità di fondere il realismo con elementi di misticismo, creando un’atmosfera sospesa tra il tangibile e l’onirico. Il film si addentra nei meandri dell’animo umano, esplorando tematiche di redenzione, sacrificio e miracolo con una sensibilità rara nel panorama cinematografico contemporaneo. La narrazione segue le vicende di Nero, un piccolo delinquente di mezz’età che, dopo un tentativo di rapina finito male, scopre di possedere un potere straordinario: la capacità di guarire con il solo tocco delle mani. Tuttavia, ogni guarigione comporta per lui la perdita progressiva dei sensi, in un percorso che lo conduce a interrogarsi sul valore della propria esistenza rispetto a quella altrui.

Esposito, anche protagonista del film, offre una performance intensa e misurata, incarnando un personaggio complesso, intriso di malinconia e desiderio di riscatto. Accanto a lui, una straordinaria Susy Del Giudice nel ruolo della sorella affetta da disturbi mentali, e Anbeta Toromani, che interpreta l’amata, contribuiscono a delineare un quadro emotivo ricco e sfaccettato. La sceneggiatura, firmata con Francesco Prisco e Valentina Farinaccio, intreccia realismo magico e riflessione esistenziale con un ritmo sobrio, evitando compiacimenti e facili scorciatoie emotive. La regia, sorretta dalla fotografia ispirata di Daniele Ciprì, costruisce un universo visivo sospeso e metafisico, in cui la luce e l’ombra diventano strumenti narrativi di un linguaggio profondamente interiore.

Degna di nota è anche la direzione del suono, che accompagna in modo discreto ma efficace il percorso di Nero verso una progressiva spoliazione sensoriale. L’assenza, l’ovattato, il silenzio diventano anch’essi protagonisti, sottolineando la dimensione sacrale del dono che si trasforma in condanna. Nero si rivela così un’opera prima coraggiosa e originale, che affronta tematiche universali attraverso una lente personale e poetica, confermando Giovanni Esposito come una voce interessante e fuori dagli schemi nel panorama cinematografico italiano. Prodotto da Bartlebyfilm, Run Film, Pepito e Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania – Fondazione Film Commission Regione Campania, il film arriva nei cinema dal 15 maggio distribuito da Bartlebyfilm, dopo l’anteprima in concorso al Torino Film Festival 42.

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format