Spesso si sottovaluta quanto il gioco sia importante in termini di inclusione e di comunicazione non verbale. Quanto instauri legami positivi, amicizia, e accresca competenze legate alla cosiddetta educazione non formale.
Il gioco abbatte tante barriere, basta guardare come spesso i bambini siano in grado di giocare con i loro coetanei con spontaneità senza guardare alle provenienze, alla lingua, alle situazioni di disabilità. Non a caso in questi anni si sono fatte strada misure che hanno favorito l’utilizzo dei giochi didattici negli ambiti più diversi, come ad esempio nella promozione sin dai primi anni dei cicli scolastici delle STEM (l’acronimo inglese di ‘Science, Technology, Engineering and Mathematics’ ovvero scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e la possibilità appunto di utilizzo della carta del docente anche per l’acquisto di questi beni. Allo stesso tempo, la nostra filiera italiana del giocattolo è sempre stata espressione di creatività e innovazione e sempre più spesso la responsabilità sociale d’impresa si declina negli ambiti più disparati.

È il caso di una giovane casa editrice milanese specializzata in giochi da tavolo, Cranio Creations, che per favorire l’integrazione e l’apprendimento linguistico dei ragazzi ucraini rifugiati in Italia, ha realizzato “Nome in Codice – Ucraina”. Si tratta della versione bilingue del celebre gioco di parole, che è stata diffusa attraverso varie associazioni nel corso dell’anno. I dettagli del progetto e l’importanza del gioco nell’inclusione sociale sono stati discussi ieri in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati che ho avuto il piacere di introdurre, e a cui hanno partecipato Lorenzo Tucci Sorrentino CEO e fondatore di Cranio Creations, Maurizio Cutrino Direttore di Assogiocattoli, Giovanna Piergentili Responsabile della Comunicazione dei negozi Città del Sole di Roma, Anastasiya Babyak di Refugees Welcome Italia e Iryna Luts Presidente di Ucraina Più-Milano APS. Il nostro Paese ha dato grande prova di accoglienza nei momenti più intensi dell’aggressione russa in Ucraina. Lo ha fatto grazie al terzo settore, agli enti locali, alla rete delle famiglie, alle scuole. Anche tante aziende italiane ogni giorno fanno la loro parte per promuovere lo sviluppo economico e sociale del Paese, e certamente questo gioco da tavolo gratuitamente distribuito è un bell’esempio di creatività e solidarietà. Secondo i dati dell’UNHCR, sono oltre 168.000 i rifugiati ucraini presenti in Italia.

Per aiutare le famiglie e i bambini costretti a scappare dalle loro case, è necessario costruire spazi ed istanze di protezione e di scoperta, dove coloro che accolgono e coloro che vengono accolti possano creare uno scambio che vada al di là delle tragiche condizioni che lo causano ma che permetta una vera e propria integrazione sociale. Basandosi sulla consapevolezza che il gioco è un diritto fondamentale per lo sviluppo cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini e degli adolescenti, come riconosciuto dall’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Nome in Codice Ucraina è distribuito gratuitamente alle associazioni impegnate nell’accoglienza dei profughi e alle famiglie ospitanti. Il gioco è stato adattato per facilitare l’apprendimento e l’integrazione linguistica tra i rifugiati ucraini e la comunità italiana: le carte presentano trascrizioni fonetiche e traduzioni, consentendo ad entrambe le realtà di apprendere nuove parole in modo divertente e intuitivo. Questo approccio ludico, ben lungi dall’essere semplice svago, permette ai rifugiati di familiarizzare con l’ambiente circostante in uno spazio – il tavolo da gioco – dove possono sentirsi sicuri e accettati.

L’interazione che ne deriva non solo stimola la mente, ma incoraggia anche la creazione di legami sociali, riducendo la sensazione di isolamento e spaesamento legato alla distanza dal Paese di origine. “Con l’obiettivo di costruire ponti anziché muri, il gioco contribuisce a tessere una rete di supporto comunitario per coloro che sono stati costretti a lasciare la loro casa, affrontando le sfide dell’integrazione in un nuovo paese con dignità e speranza” dice Lorenzo Tucci Sorrentino. “Il nostro impegno in questa iniziativa è il riflesso di una visione più ampia: quella di un mondo in cui il gioco assume il ruolo di catalizzatore di valori costruttivi, integrazione e sviluppo personale. La nostra identità si basa proprio su questi valori, che guidano ogni nostro passo verso la realizzazione di esperienze ludiche che siano non solo intrattenimento, ma anche strumenti di crescita personale e sociale.” Talvolta copiare è un atto intelligente, questa iniziativa di Cranio Creations sviluppata in collaborazione con associazioni come Refugees Welcome, Caritas, Save the Children e SOS Villaggi dei Bambini, affonda le sue radici nel progetto originale sviluppato in Repubblica Ceca. Siamo vicini al Natale, e sappiamo quanto le giornate di festa passate in casa con i propri cari siano un toccasana per il cuore. Le copie omaggio di Nome in Codice Ucraina saranno disponibili per i nuclei familiari, le persone e le associazioni che ospitano rifugiati ucraini presso i Cranio Store e i punti vendita Città del Sole, al fine di ampliare ancora di più la portata del progetto e per garantirne la diffusione capillare. Non resta che iniziare a giocare.