Panico nel big match in Argentina
Notte nera allo stadio, Gimnasia-Boca Juniors finisce in tragedia: un morto dopo gli scontri tra tifosi e polizia

La partita di alta classifica Gimnasia La Plata-Boca Juniors, valida per la Liga argentina, è finita in tragedia. A seguito del caos e degli scontri che si sono verificati allo stadio un uomo di 57 anni è morto. La partita era stata sospesa al decimo minuto del primo tempo in seguito agli scontri tra la polizia e i tifosi che volevano entrare nello stadio Juan Carmelo Zerillo. “Ha perso il calcio, ha perso la famiglia, abbiamo perso tutti”, ha scritto il giornale sportivo argentino Diario Olé dopo una notte di terrore.
La vittima è morta a causa di un arresto cardiaco mentre veniva trasportato all’ospedale San Martin in ambulanza. “Ci dispiace per la morte di Carlos “Lolo” Regueiro, tifoso del Gimnasia che ha perso la vita dopo gli scontri che si sono verificati all’esterno dello stadio. Le nostre più sincere condoglianze ai suoi familiari e ai suoi amici. Ripudiamo i fatti e lanciamo un appello profondo alla riflessione”, il tweet di cordoglio della società Boca Juniors.
A scatenare gli incidenti con le forze dell’ordine sarebbero esplosi a causa dei tifosi che volevano entrare allo stadio senza biglietto, come ha confermato anche il ministro della Sicurezza di Buenos Aires Sergio Berni. La partita però era sold out. La reazione delle forze dell’ordine sarebbe stata spropositata. Il caos si è scatenato dopo il fitto lancio di lacrimogeni che ha reso l’aria irrespirabile. La polizia ha utilizzato anche proiettili di gomma: tre hanno colpito un cameraman di TyC Sports. Un video che sta facendo il giro dei social immortala proprio l’agente al momento dello sparo. Allo stadio si è scatenato il panico.
Secondo quanto riportano le prime ricostruzioni la situazione è precipitata quando i lacrimogeni sono finiti anche in campo, portati dal vento, e hanno invaso la tribuna. I calciatori sono rientrati negli spogliatoi dopo il fischio dell’arbitro: l’aria ormai era irrespirabile. I tifosi hanno provato a scappare ma è scoppiato il caos tra spalti e terreno di gioco, tanti erano intrappolati e non riuscivano a respirare. Alcuni sono riusciti a entrare sul campo. “Improvvisamente è arrivato lo spray al peperoncino, la gente ha cominciato a correre e non abbiamo capito niente. Finché non è arrivato il gas lacrimogeno ed è stata una totale disperazione. Ho un bambino di due anni che non riusciva a respirare. Quando l’ho portato negli spogliatoi sono crollato… Perché vederlo così mi ha fatto male”, ha raccontato al quotidiano Diario Olé il difensore del Gimnasia Leonardo Morales.
Lamentable totalmente#ViolenciaNO
Boca vs Gimnasia #futbol
Desastroso 😠👇🏿 pic.twitter.com/9lTTfZwci2— Raquel Da Silva (@raquel_da) October 7, 2022
Il Presidente del club Gabriel Pellegrino ha accusato le forze dell’ordine per la repressione eccessiva che avrebbe causato i disordini: “Lo stadio è abilitato per 30.000 persone. Non abbiamo svenduto i biglietti, abbiamo i moduli per dimostrarlo. Ne abbiamo venduti 3.254 su un totale di 4.300 a disposizione. La responsabilità è degli agenti di sicurezza, altrimenti a cosa servono?”. Le due squadre hanno abbandonato lo stadio soltanto a mezzanotte, la partita era stata sospesa alle 22:15 locali “per mancanza di garanzie di sicurezza”. Il ministro della Sicurezza di Buenos Aires Berni ha dichiarato: “Si poteva evitare Indagheremo su tutto quello che è successo. Se un agente di polizia ha sparato proiettili di gomma contro persone, ne risponderà in tribunale”.
🚨 Nuovo scandalo in #PrimeraDivisión
❌ La polizia carica i tifosi all’esterno del Bosque di LaPlata, un morto.
Sospesa dopo 9 minuti #Gimnasia – #Bocapic.twitter.com/e1IoLthL4u
— Calcio Argentino™ (@CalcioArg) October 7, 2022
© Riproduzione riservata