Paul Rusesabagina tornerà libero nella giornata di sabato 25 marzo. Lo ha annunciato il governo del Ruanda, dove il 68enne è in carcere ormai dal settembre del 2020.

La storia di Rusesabagina è diventata un caso internazionale grazie al film del 2004 “Hotel Rwanda”, ispirato alla sua vita: durante il genocidio dei tutsi del 1994, Rusesabagina salvò un migliaio di persone da morte certa nascondendole nell’hotel di lusso che dirigeva a Kigali, la capitale del Ruanda.

Nel 2020 Rusesabagina, che già dal 1996 non viveva più nel Paese, essendosi trasferito prima in Belgio e poi negli Stati Uniti, venne arrestato con  l’accusa di terrorismo sostenuto in particolare dal governo autoritario del presidente Paul Kagame.

L’ex manager dell’Hotel Des Milles Collines di Kigali venne tratto in arresto mentre era a bordo di un aereo che dagli Emirati Arabi Uniti doveva portarlo in Burundi per partecipare a una conferenza: quel volo venne dirottato dal governo del Ruanda verso Kigali, dove ad attendere Rusesabagina c’erano le forze dell’ordine.

Contro di lui iniziò quindi un processo particolarmente criticato perché considerato politicamente motivato dalle critiche dell’ex manager alberghiero nei confronti del governo autoritario di Kagame: Rusesabagina era accusato di di aver fondato un’organizzazione terroristica responsabile di alcuni attentati contro civili in cui erano morte 9 persone nel 2018. Nel settembre del 2021 il processo si concluderà con una condanna a 25 anni di reclusione.

La portavoce del governo Yolande Makolo ha dichiarato venerdì ad Associated Press che la condanna è stata commutata per ordine presidenziale dopo una richiesta di clemenza. “Il Ruanda prende atto del ruolo costruttivo del governo statunitense nel creare le condizioni per il dialogo su questo tema, così come della facilitazione fornita dal Qatar“, ha spiegato Makolo.

La revisione della condanna vale anche per i co-imputati di Rusesabagina, ha aggiunto la portavoce del governo, sottolineando il ruolo giocato nel caso da Stati Uniti e Qatar. Makolo ha però precisato che “nessuno si deve illudere in alcun modo su cosa significhi questa decisione, dal momento che c’è accordo sui gravi reati commessi e per i quali sono stati condannati”.

Fonti del governo del Ruanda hanno detto all’agenzia Reuters che sabato Rusesabagina verrà prima trasferito in Qatar e da lì poi prenderà un aereo per tornare negli Stati Uniti.

Avatar photo

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia