La fidanzata era “sua”. Così la picchiava, le controllava il cellulare, le consigliava con la forza un determinato tipo di abbigliamento, arrivando anche a tagliarle i capelli per farla assomigliare di più a un maschio e in strada non veniva notata da altri uomini. E’ la storia primitiva che arriva da Angri, comune in provincia di Salerno, dove un 21enne, accecato dalla gelosia, dovrà ora difendersi in un processo che lo vede imputato per stalking aggravato dalla relazione affettiva.

Picchia e rasa capelli a fidanzata: “Così nessuno ti guarda”

La vittima, coetanea del fidanzato, dopo una relazione durata circa sette mesi e degenerata settimana dopo settimana, è riuscita ad uscirne prima lasciando quello che era diventato il suo tormento, poi denunciando tutto ai carabinieri e confermando, nel corso dell’ultima udienza, tutto quello che era stata costretta a subire. La povera malcapitata era arrivata a vivere in uno stato di perenne agitazione, cambiando abitudini e frequentazioni.

L’abbigliamento non doveva esaltare fisico

Il 21enne oltre a controllarle il cellulare (telefonate, messaggi e social), costringeva la giovane ha vestirsi quasi come un uomo per non dare nell’occhio. Poi schiaffi, gomitate, minacce e aggressioni anche in strade, così come ricostruisce Il Mattino, perché convinto che avesse guardato un altro ragazzo. E ancora: rimproveri quando si receva a lavoro (“Devi stare a casa”) e gli schiaffi dopo un video che ritraeva la giovane mentre era al lavoro. Il motivo? Aveva osato mettere la maglietta nei pantaloni, mostrando così in modo “troppo evidente” le sue forme fisiche.

L’apice della follia si raggiunge in auto: la ragazza viene costretta a salire con la forza con il 21enne che inizia a rasarle i capelli perché così aveva un look più simile ad un uomo. Un aspetto che rassicurava il 21enne ora a processo davanti al giudice del Tribunale di Nocera Inferiore (Salerno).

 

Redazione

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