L’occasione è stata la Giornata nazionale della salute della donna. Sfruttando l’avvenimento l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha approvato la rimborsabilità della pillola per le donne di ogni età.

Una novità di portata storica, attesa da centinaia di migliaia di italiane: la pillola anticoncezionale sarà resa gratuita per tutte le donne, non sole le under 25 già “coperte” in alcune Regioni come Toscana, Emilia Romagna e Lazio. Non cambia invece la prescrizione, che potrà essere fatta da specialisti ma anche da medici di famiglia.

Una scelta e dunque un costo che verrà coperto interamente dallo Stato, che stima una spesa di circa 140 milioni di euro l’anno. Intervistata da “Quotidiano Sanità” Giovanna Scroccaro, presidente della Commissione, ha spiegato che “sarà reso disponibile un certo quantitativo di medicinali. Una decisione importante che consentirà di ampliare la platea di utilizzatrici che non potevano permettersi la contraccezione orale perché troppo costosa. I prezzi della pillola variano da 10 a 25 euro a confezione ma non si può valutare quale sia migliore dell’altra in quanto, finendo nella fascia dei farmaci non rimborsabili, non erano soggette a contrattazione del prezzo”.

La scelta di rendere rimborsabile la pillola anticoncezionale era una operazione su cui lavorava l’Aifa già dal gennaio 2022, quando era direttore Nicola Magrini. Il progetto aveva però subito ritardi quando ci si è trovati di fronte ai problemi di definizione dei prezzi dei farmaci.

Quando infatti un medicinale diventa rimborsabile, bisogna trattare di nuovo il prezzo con l’azienda produttrice perché quello applicato al sistema sanitario è diverso da quelle per il cittadino, che di solito è più alto.

Una novità che in ogni caso non è piaciuta a tutti. Secondo Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia, “non c’è di più pericoloso per la salute delle donne che banalizzare temi che impattano sulla loro pelle, come aborto, contraccezione, gender e prostituzione. In questo quadro è altrettanto grave e pericolosa la decisione dell’Aifa di rendere la pillola anticoncezionale gratuita“. “Come è possibile conciliare la pillola contraccettiva ‘libera e gratuita’ – si domanda Ruiu – come panacea di tutti i mali, senza sottolineare i gravi effetti collaterali fisici e psicologici che possono portare fino a depressione e istinti suicidari?“.

Gratis anche il farmaco anti Hiv

Non è però l’unica novità emersa nella giornata di venerdì in ambito farmacologico.

Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Aifa ha dato l’ok alla rimborsabilità della PReP, la profilassi pre-esposizione, intervento farmacologico messo in campo per prevenire il contagio nelle persone negative al virus Hiv e a rischio di infettarsi.

 Il via libera del Cpr riguarda in particolare il mix emtricitabina/tenofovir/disoproxil, farmaci che costano circa 50-60 euro. La PrEP è destinata a persone che risultano non aver contratto già l’HIV. In Italia può essere prescritta da specialisti in malattie infettive ma le spese erano finora tutte a carico: quelle per i farmaci (circa 60 euro a confezione) e spesso anche quelli per gli accertamenti diagnostici richiesti.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.