Lo perseguitavano a scuola e fuori, ovunque: bulli. E avrebbe quindi deciso di assoldare tre “body-guard”, una specie di scorta, composta da tre ragazzi di qualche anno più grandi. Ha dell’assurdo e del grottesco la vicenda di cui arriva notizia dal vicentino. Protagonista un 17enne. E tre ragazzi di Bassano del Grappa denunciati per circonvenzione di incapace in concorso e rinviati a giudizio.

Secondo quanto ipotizzato dai magistrati, avrebbero costretto il minore a versare dai 20mila ai 100mila euro. Somme enormi, riportate nel capo di imputazione. Questa sorta di pizzo sarebbe stato scoperto dai genitori dello studente vicentino. Dopo essersi resi conto dei gravi ammanchi di denaro, la madre e il padre hanno chiesto al figlio che ha raccontato loro tutto. È scattata così la denuncia ai carabinieri.

I tre ventenni sono stati rinviati a giudizio dal gup Matteo Mantovani. Accusati di aver “abusato dello stato di fragilità psichica ed emotiva del minore” inducendolo “con il pretesto di dargli protezione” a versare loro i soldi. Al 17enne erano stati presentati da amici in comune in un locale di Marostica. Lo avrebbero accompagnato anche in auto. La vicenda risale al maggio 2019, quando i tre “body-guard” avevano 19, 21 e 25 anni.

Tutti e tre hanno negato con forza le accuse, “assolutamente infondate” secondo gli avvocati, e tutti e tre sono convinti di riuscire a dimostrare la loro innocenza. Pronti a provare che nulla è cambiato nel loro stato patrimoniale, come riporta Il Corriere della Sera. Hanno detto di aver accettato qualche piccola somma da parte del 17enne che si era offerto di ripagare la loro disponibilità. Al vaglio degli inquirenti anche le conversazioni tra la presunta vittima e gli imputati.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.