Un nuovo attentato in Afghanistan. Una bomba posizionata sul ciglio di una strada ha colpito un autobus durante la notte. Sono morte almeno undici persone e 28 sono rimaste ferite. È successo a Zabul. L’attacco a due giorni dalla strage della scuola Sayed ul Shuhada di Kabul. Un liceo comune per ragazze e ragazzi, che studiano in tre turni, il secondo dei quali per studentesse, le più colpite dall’attacco, di età tra gli 11 e i 15 anni. Oltre 50 le vittime.

A rendere noto l’attacco di oggi il portavoce del ministero degli Interni, Tareq Arian. L’attentato è stato messo a segno poche ore prima che i talebani annunciassero un cessate il fuoco di tre giorni per Eid al-Fitr, la festa che si celebra questa settimana per la fine del Ramadan.

L’attacco nel quartiere a maggioranza sciita Dasht-e-Barchi mentre i residenti facevano acquisti per la festa di Eid al-Fitr che segnerà la fine del mese di digiuno del Ramadan. Nella stessa zona, nel giugno 2020, un attacco del sedicente Stato Islamico contro la maternità gestita da Medici Senza Frontiere. Secondo Tolo News è stata un’autobomba a causare i morti. A una prima esplosioni sono seguite altre.

La minoranza hazara, gruppo sciita, è da sempre preso di mira dai fondamentalisti. Dopo l’invasione americana del 2001 ha sfruttato molte delle opportunità educative e commerciali e sono parte integrante della generazione di giovani tecnocrati del Paese. La comunità protesta fortemente contro il governo per la mancanza di misure di sicurezza adeguate. Una foto di due scarpine insanguinate è diventata il simbolo della strage.

I talebani hanno negato responsabilità e hanno condannato l’attacco. Il portavoce del gruppo ha accusato il sedicente Stato Islamico. Il Presidente Ashraf Ghani ha invece puntato il dito proprio contro i talebani. Quello che è certo è che l’attentato alla scuola è arrivato dopo pochi giorni che i circa tremila soldati americani hanno iniziato a lasciare il Paese. Il ritiro definitivo è previsto entro l’11 settembre, data simbolica, a 20 anni dall’attacco alle Torri Gemelle a New York. I talebani ormai controllano oltre metà del Paese.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.