Il doppio turno “può essere una delle ipotesi in campo, vedremo se sarà necessario, quale sarà la soglia, il premio di maggioranza e quale sistema elettorale sarà prefigurato”. Così la ministra per le Riforme Elisabetta Casellati apre all’ipotesi di far ricorso al ballottaggio qualora nessuno dei candidati premier raggiunga la soglia minima per l’elezione diretta. “Comporre una legge elettorale non è semplicissimo, la sto studiando e vedremo qual è la legge elettorale che può essere il vestito migliore per il premierato”, ha sottolineato.

Sul ballottaggio si esprime Alberto Balboni, Fdi. Come garantire quindi la maggioranza del 51%? “Con un sistema che si chiama ballottaggio”, spiega a margini dei lavori sul premierato in Senato. “Le alternative non sono tante se nessuno raggiunge la soglia”, avverte: “Sono due, o un Parlamento proporzionale, che sarebbe però una contraddizione in termini rispetto all’obiettivo di questa legge, o stabilire una soglia minima, facciamo conto del 42 o 43%, che comunque sceglierà il Parlamento liberamente quando si discuterà della legge elettorale. E se non si raggiunge quella soglia resta solo il ballottaggio”.

Soddisfatto Nazario Pagano, Forza Italia: “Entriamo così nel cuore delle riforme volute dalla maggioranza per questa legislatura ‘costituente’. Il leghista Tosato però punta i piedi: “Vorrei ci fosse garanzia che la maggioranza che otterrà il presidente del Consiglio, corrisponda alla certezza che abbia una maggioranza in Parlamento”.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.